Olbia, 23 dicembre 2019 - In Sardegna sempre più spesso ci si rivolge alla ricerca di lavoro on line. Migliaia di annunci in tutta la regione viaggiano ormai in rete, ma spesso si resta delusi per una mancanza di risposta. Solitamente non si riceve risposta alcuna all'invio dei curriculum. La fiducia in un buon esito però non deve abbandonarci, anzi dovrebbe indurci a considerare alcune possibilità in merito. Non sempre si tratta di annunci fake (catene di sant'Antonio, sistemi piramidali o lavori di "porta a porta" mal retribuiti). In Sardegna come ci suggerisce anche la pagina sardalavoro.it, la mancata risposta è data spesso dalla larga diffusione di un annuncio di ricerca personale. Se si prende ad esempio una azienda che offre un lavoro accessibile a molti (edilizia, commessi/e, pulizie e segretariato) viene logico dedurre che riceverà di controdai 500 ai 5000 contatti da parte di candidati, anche se i posti offerti non saranno più di 5. L'azienda di certo convocherà per un colloquio solo i curriculum che andranno a soddisfare le loro esigenze. In Sardegna le offerte di lavoro sono minime rispetto alla grande disponibilità della forza lavoro sul territorio, soprattutto per le posizioni più comuni. Restano invece ben ricercate le posizioni di personale specializzato che in questo caso il territorio sardo coccola con maggiore risposta. E proprio questo è l'aspetto che bisogna curare quando si vuole intraprendere una soddisfacente carriera lavorativa: la specializzazione e la preparazione sempre aggiornata. Mai abbattersi nella ricerca di un impiego. Semmai aprirsi alle richieste del mercato con uno spirito di adattamento sempre positivo. E per quanto riguarda gli annunci fake un piccolo accorgimento di certo rimane sempre valido: diffidare dei facili guadagni con aziende semi sconosciute che non hanno una propria sede o che non offrono contratti di lavoro di facile lettura. Per il lavoro ci vuole sacrificio, passione, e dedizione con un pizzico di umiltà che talvolta riescono ad aprire anche le porte più ardue.
