Sardegna: l'aviazione sportiva solidale per i dispersi in mare

Olbia, 23 maggio 2019 - Il mondo dell’aviazione sportiva si mette al servizio delle autorità preposte alla sicurezza in Sardegna.

Per la nostra isola una pattuglia di oltre 10 aerei ultraleggeri collaborerà con la Protezione Civile per la ricerca dei dispersi in mare. Questa a quanto pare è la proposta alquanto innovativa da parte dell’associazione AliSardegna.

Gli aviatori volontari che fanno parte dell’associazione sportiva AliSardegna, metteranno così a disposizione gratuita della Protezione Civile i loro aerei ultraleggeri per il meticoloso pattugliamento del territorio sardo soprattutto nel periodo estivo.

Un ausilio molto importante questo nella ricerca dei dispersi in mare, ma anche per la ricognizione anti inquinamento e nella segnalazione di attività pericolose sul territorio.

Pietro Satta, presidente dell’associazione AliSardegna, ePasquale Biasioli, coordinatore del programma e presidente della CMS (Cassa di Mutuo Soccorso per i dipendenti pubblici della Sardegna), in una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Protezione Civile, alla Presidenza della Regione Sardegna, ai prefetti di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, all’Enac, alla Capitaneria di Porto, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza e al Corpo Forestale, esprimono tutta la loro voglia di collaborare con le istituzioni al fine di rendere più sicuro soprattutto il nostro mare.

Spesso si verificano episodi in cui persone che sia con senza mezzi nautici o meno versino in difficoltà in mare a causa del forte vento, sospinte al largo con un impossibile rientro autonomo. Altrettanto difficoltosa per gli stessi motivi risulta essere la ricerca dei dispersi se non avviene tempestivamente.

Il servizio assicurato da Alisardegna, coinvolgerà in ogni missionefino a 10 moderni velivoli ultraleggeri, tra cui un moderno idrovolante capace di ammarare anche al largo.

Si tratta divelivoli con una velocità compresa tra i 150 e i 250 chilometri oraridotati di radio e di sistemi di geolocalizzazione tra quelli più avanzati esistenti. Il raggio d’azione di ogni intervento può essere stimato in 100 chilometri di linea di costa per una profondità di cento chilometri, con un tempo di navigazione di circa due ore, tra andata e ritorno.

Perché il servizio possa essere effettivamente reso disponibile è necessario un preliminare contatto con le autorità affinchè manifestino il loro fattivo interesse alla proposta. Attendiamo esito prima della prossima stagione turistica ormai alle porte!

Un servizio tale reso addirittura a titolo assolutamente gratuito con esclusivo spirito volontaristico e solidale, sembra essere il massimo che si possa desiderare da questi veri e propri angeli del cielo.