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Cronaca

Sardegna, flop sul digitale: parlano i dati ISTAT

Sardegna, flop sul digitale: parlano i dati ISTAT
Sardegna, flop sul digitale: parlano i dati ISTAT
Olbia.it

Pubblicato il 10 August 2019 alle 22:59

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Olbia, 11 agosto 2019 -Nel 2018, il 15,3% degli alloggi per le vacanze in Sardegna è statoprenotato via web o tramite app. Hotel, villaggi, caseprivate, campeggi e piazzole per camper, sono stati riservatidirettamente mediante internet.

E’ questo ciò che emerge dal dossier realizzato dall’Ufficio Studi diConfartigianato Imprese Sardegna dal titolo “Trend del turismo eartigianato interessato alla domanda turistica”, su dati ISTAT 2018. A livello territoriale la Sardegna si piazza 16esima. Prime Toscana eLombardia dove un quarto delle prenotazioni (25,7) è avvenuto graziealla rete. Segue l’Umbria con 25,4% mentre, all’opposto, si conta soloun utente su dieci per la Campania (11,6%), la Puglia (11,7%) e laSicilia (11,9%). La pratica di trovare alloggio sulla Rete è più diffusa tra i giovanitra 25 e 34 anni (26,8%), tra i residenti nel Nord-Ovest (24,1% controil minimo del 12,4% del Sud) e nei comuni centro dell’areametropolitana (23,9%). “Negli ultimi anni – commenta Antonio Matzutzi, Presidente diConfartigianato Imprese Sardegna - c’è stato un forte aumento deiviaggi, ovvero di spostamenti fuori dal comune di residenza conpernottamento, organizzati con prenotazione mediante internet. Nel2018, l’aumento di queste pratiche è stato superiore del 46,0%rispetto alla quota rilevata nel 2013”. “Queste modalità di acquistodei consumatori – continua Matzutzi - rendono quindi essenziale unaefficace presenza sulla Rete delle imprese che offrono servizi ebeni”. La bassa percentuale di strutture prenotate via web è la risultante didue fattori: la banda larga ancora poco fruibile dalle imprese dellaSardegna e la poca maturità digitale delle realtà produttive. Per ciò che riguarda la banda larga, secondo dati recenti, poco piùdella metà delle famiglie sarde ha accesso alla banda ultra larga.Infatti, solo il 53,8% della popolazione della Sardegna è servitadalla rete dati ad altissima velocità. L’elaborazione sull’offerta diaccesso ad Internet in banda ultra larga, rivela come la nostra Isola,a livello nazionale, con una copertura del 53,8% della popolazioneoccupi appena il 15esimo posto. Per quanto riguarda la maturità digitale delle realtà produttive,analisi di pochi mesi fa rivelava come le imprese della Sardegnafossero ancora insufficientemente digitali. Più di due terzi diqueste, infatti, ha un livello insufficiente di conoscenzainformatica. Al contrario, solo l’8% applica una buona o ottimadigitalizzazione dei processi produttivi e ricorre a tecnologie 4.0nella gestione delle proprie attività. Secondo l’analisi, ben il 64%delle imprese sarde ha un mediocre livello di informatizzazionedichiarandosi, per questo, “esordiente digitale” o “apprendista”, il28% ha intrapreso un primo cammino tecnologico qualificandosi“specialista digitale”, mentre solo 8% ha già attuato un importanteprocesso verso la piena digitalizzazione. “La rivoluzione digitale – conclude Matzutzi – interessaorizzontalmente tutte le imprese. Nessun settore, nessuna attivitàdell’artigianato e della piccola impresa deve esserne esclusa. Percompetere, le imprese dovranno crescere e saper coniugare letecnologie digitali alla tradizione, al saper fare e alla creatività”.