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Cronaca

Sardegna: cosa mangeremo alla cena di Natale

Sardegna: cosa mangeremo alla cena di Natale
Sardegna: cosa mangeremo alla cena di Natale
Laura Scarpellini

Pubblicato il 20 December 2019 alle 15:36

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Olbia, 20 dicembre 2019 - Ci siamo quasi. Le famiglie sarde si stanno preparando per trascorrere in casa le prossime Feste tra viglia, cena e pranzo di Natale. Preparativi incessanti per creare un menù casalingo d'effetto e di gran bontà. Sugli scaffali dei supermercati ormai si trova di tutto: dalla tradizione alla portata più esotica e fuori dal comune, per stupire i nostri commensali. Si stima che verranno spesi circa378 milionidi euro quest'anno, per prodotti da consumarsi durante le Feste, pari a oltre 60 milioni in più rispetto alla spesa media mensile. Una grande fetta della somma sarà da imputare ai dolci e ai vini sempre più di qualità e raffinatezza. Tutto rigorosamente prodotto della nostra terra ovviamente. Il settore agroalimentare vede la presenza di ben 3.579imprese artigiane con circa5.733 di lavoratori. Purtroppo sta aumentando anche da no in Sardegna una sorta di pirateria dell'agroalimentare che mette a dura prova le piccole e medie imprese. Il tipico maialettoo l’agnello sono ormai divenuto oggetto di contraffazione da parte figure commerciali senza scrupoli. Proprio in questo periodo quando si ha voglia di concedersi un lusso, una vera prelibatezza in tavola, il business della contraffazione fa grandi affari. Ancora una volta il ‘Made in Italy’, è il più clonato nel mondo. In questo caso poi si tratterebbe del " Made in Sardinia". Viene stimata in Sardegna una spesa alimentare suddivisa: 116 milioni di euro nel Nord Sardegna (46 di prodotti artigiani), 101 a Cagliari (40 artigiani), 78 nel Sud Sardegna (31 dall’artigianato), 47 a Nuoro (19 artigiani) e 36 a Oristano (14). A tutela della qualità insistono i severi controlli da parte delle autorità competenti. Rimane il pericolo di portare a tavola qualche prodotto contraffatto, anche se vige sempre la regola di diffidare dei prezzi stracciati, specialmente sotto le Feste. Almeno a Natale, togliamoci un piccolo sfizio, badando soprattutto al gusto, alla qualità e soprattutto alla provenienza. Magari limitando la quantità. E che sia un Natale dal sapore tutto sardo, ovviamente.