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Associazioni: "i partiti non parlano dei temi più importanti per la Sardegna"

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Olbia.it

Pubblicato il 05 February 2018 alle 14:04

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Olbia, 05 febbraio 2018 - La Consulta Ambiente Territorio - composta dalle associazioni Grig, WWF, Italia Nostra e Feder Parchi - critica aspramente le forze politiche in campo per le prossime elezioni: secondo le associazioni, infatti, nessun partito si è esposto sui temi legati all'ambiente.

"A un mese dalle elezioni le forze politiche non hanno ancora dato contodelle posizioni sui temi più rilevantie non più rimandabili, che riguardano la Sardegna - spiega la Consulta in una nota stampa -.Non ci aspettiamo trattati esaustivi, né crediamo che saranno utili al dibattito dei prossimi 30 giorni centinaia di pagine nel linguaggio ridondante e criptico della politica,ma ci aspettiamo dellerisposte semplici alle domande sempre più consapevoli e pressanti che giungonodalle popolazioni dell'isola, e che rimangono ancora senza adeguata risposta".

Per questo motivo, le associazioni sollecitano "i partiti e le liste che propongono candidati alle elezioni del 4 Marzo a esprimersi compiutamente e dire in sintesi – affinché i cittadini possano farsi un'opinione informata per un voto consapevole – cosa pensano sui temi del governo del territorio, anche alla luce del dibattito apertosi inquesti mesi, che ha reso manifeste le criticità insite nella proposta di legge urbanistica".

"Da chi sarà eletto in Sardegna è lecito aspettarsi un impegno sui temi della tutela dell'ambiente e del paesaggio dell'isola anche in vista del confronto della Regione con gli organi dello Stato coinvolti - continua la Consulta -.Giungono di continuo messaggi di cittadini che hanno difficoltà a distinguere tra le varie posizioni e per questo propensi a disertare le urne.Si fa quindi appello a chi chiede il voto di dire, ad esempio, cosa pensa del disegno di legge regionale in materia urbanistica e del governo del territorio con particolare riguardo agli articoli che destabilizzano il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), varato nel 2006".

Secondo le associazioni ambientaliste, "l'interrogativo sulla necessità di una nuova legge urbanistica per promuovere lo sviluppo non può omettere di ricordare che il PPR indica un altro modello di sviluppo che risparmia i suoli pregiati e irriproducibili per promuovere trasformazioni utili nelle aree urbane sempre più spopolate nelle quali il dibattito è vivo, dove ci si interroga e ci si confronta sulle possibili soluzioni.Domande, queste, che non trovano idonee risposte nelle politiche in atto e che, per ora, non sono adeguatamente presenti nel confronto tra i candidati nella imminente competizione elettorale".