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Storie di volti e silenzi: la magia del cinema muto

Storie di volti e silenzi: la magia del cinema muto
Storie di volti e silenzi: la magia del cinema muto
Olbia.it

Pubblicato il 10 February 2017 alle 10:36

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Olbia, 12 febbraio 2017 - Dagli albori della cinematografia con i fratelli Lumière all’invenzione dei primi linguaggi artistici del video, passando per il genere comico, le pioniere, la riscoperta di preziose pellicole sulla Sardegna per arrivare alle sperimentazioni dell’epoca digitale e ipertecnologica degli ultimi anni. La magia del cinema muto, con storie di volti e silenzi, dal 13 febbraio al 29 marzo toccherà sette località della Sardegna promuovendo una rassegna itinerante che coinvolgerà circoli del cinema, scuole, biblioteche, comuni e consulte.

Si terranno proiezioni, incontri, un recital teatrale e alcuni film saranno musicati dal vivo per far immergere il pubblico nell’atmosfera originale, grazie alla collaborazione di musicisti del panorama jazzistico sardo. Tre serate a ingresso libero per ogni località. Si parte da Cagliari per raggiungere Elmas, Quartu Sant’Elena, Monserrato, Terralba, Villanova Monteleone e Bitti. Il fine è quello di avviare un percorso di ricerca corredato di un taglio storico, sociologico e antropologico capace di coinvolgere attivamente il pubblico.

L’iniziativa rappresenta la prima fase di una impegnativa ricerca sul cinema muto e in bianco e nero realizzata per il 2017, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, dall’associazione culturale La Macchina Cinema, circolo affiliato alla Ficc da sempre impegnato nella promozione della conoscenza critica del cinema e della comunicazione audiovisiva, in collaborazione con l'associazione L'Alambicco, la società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari e il Cineclub Fedic Cagliari.

I contenuti. La rassegna, intitolata “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto” è suddivisa in cinque sezioni. La prima riguarda gli Albori, un mondo tutto da scoprire a cominciare dagli inventori del cinematografo, i fratelli Lumière, che dal 1895 proposero i primi brevi film della durata di un minuto o poco più.

Non poteva mancare George Méliès, creatore di opere scenografiche e spettacolari, pur ancora fortemente influenzate dal teatro. Poi Edwin Porter, tra i primi autori del cinema narrativo e realistico e George Albert Smith, che sperimenta soluzioni tecniche innovative come la dissolvenza, la sovrimpressione e l’inquadratura in primo piano.

La storia continua con il corretto uso del montaggio sviluppato da James Williamson, gli innovativi linguaggi artistici di David Wark Griffith e lo sviluppo del genere comico da parte di Marck Sennett, regista e produttore che farà da apripista alla carriera di un talentuoso Charles Spencer Chaplin. La sezione si chiude con Buster Keaton, una meteora che ancora oggi appare di sorprendente attualità per come seppe interpretare le contraddizioni di una società in crisi.

Seconda sezione è quella dedicata alle Pioniere, le donne registe che hanno posto le fondamenta di un mondo del cinema ancora tutto da inventare. Un mondo dove, alle origini, entrambi i generi avevano le stesse possibilità nella direzione creativa. Tutto sarebbe cambiato nel dopoguerra. Pietra miliare resta la figura di Alice Guy, ma ci furono tante straordinarie protagoniste come Lillian Diana Gish, Grace Cunard, Lois Weber e l’italiana Elvira Notari.

La sezione sul Cinema muto italiano parte dal primo film ufficialmente proiettato nel 1905, una ricostruzione della Presa di Porta Pia. Nome indelebile resta quello di Vittorio Calcina, seguito da Filoteo Alberini, Italo Pacchioni e tanti altri. In quegli anni il cinematografo affascina anche nella penisola per la sua capacità di mostrare realtà geografiche lontane con inedita precisione. Vengono ripresi eventi sportivi, avvenimenti, l’arrivo del treno, visite di personaggi famosi o calamità naturali.

Un’intera sezione è poi dedicata al Cinema muto in Sardegna. Le prime immagini ufficiali sono del 1899, quelle di Francesco Felicetti che documenta la visita dei reali nell’isola. I film arrivano alcuni anni dopo, a partire dagli adattamenti degli scritti di Grazia Deledda, da Cenere di Febo Mari, interpretato da Eleonora Duse, a La Grazia di Aldo De Benedetti. Tra le altre, un’introvabile pellicola di Cainà di Gennaro Righelli, girata in Gallura nel 1922.

L’ultima sezione è riservata al Cinema muto contemporaneo, al quale hanno reso omaggio autori come Aki Kaurismaki, Gianni Virgadaula, Michel Hazanavicius, che hanno girato con una bassa frequenza di fotogrammi per secondo, per avvicinarsi il più possibile all’aspetto delle opere degli anni Venti.

Il programma. La rassegna sarà inaugurata lunedì 13 febbraio alle 20 nei locali della Cineteca Sarda di viale Trieste. A introdurre i lavori saranno Patrizia Masala, presidente de La macchina cinema, Antonello Zanda, direttore della Cineteca sarda e Marco Asunis, presidente nazionale della FICC, per poi dare il via alla proiezione di cortometraggi ed estratti di film immergendo il pubblico nel cinema dagli albori fino al contemporaneo, con un particolare montaggio realizzato ad hoc dagli organizzatori per la serata inaugurale. L’appuntamento prosegue il 21 febbraio nei locali dell’associazione Hermea di via Santa Maria Chiara, per ritornate alla Cineteca il 26.

In tutte le località ospitanti sono attivi altrettanti Circoli del cinema aderenti alla Ficc. La manifestazione farà tappa a Elmas il 2 e il 9 marzo, a Quartu Sant’Elena il 20, il 27 febbraio e 6 marzo, a Monserrato il 16 febbraio, il 2 e il 13 marzo e a Terralba il 15 febbraio, il 1 e il 15 marzo. Il 17 febbraio si sale nel nord dell’isola con appuntamento al Palatu Sas Iscolas di Villanova Monteleone, dove si proseguirà il 18 febbraio e il 7 marzo. Il 22 febbraio la rassegna arriva nella Biblioteca comunale di Bitti con il Muto Italiano, per proseguire con un doppio appuntamento il 14 marzo, la mattina all’Istituto comprensivo statale con Albori e nel pomeriggio alla Biblioteca con il muto in Sardegna.

Un importante convegno sarà invece organizzato per il 25 febbraio, alle 17, nella Cineteca sarda di Cagliari, a cura di Patrizia Masala, Alessandro Macis, Nino Genovese coordinato e moderato dallo storico e critico del cinema, Nino Genovese. L’incontro coinvolgerà esperti e studiosi nell’analizzare il cinema dalle origini a oggi. Saranno ospiti Luca Mazzei, Roberto Chiesi, Monica Dall’Asta, Giuseppe Pilleri e Denis Lotti. Il 29 marzo il Teatro comunale di Elmas accoglierà “Buongiorno, vecchio Méliès”, recital teatrale sulla vita di Georges Méliès scritto e diretto da Alessandro Macis con una produzione L’Alambicco.

Recital che Alessandro Macis ha pensato e scritto per l'attore Omero Antonutti scelto per interpretare George Méliés coadiuvato da Silvia Romani, sempre voce recitante, accompagnati al pianoforte da Silvia Belfiore e dal sax di Andrea Morelli.

Partner dell'iniziativa:

FICC – Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, Centro Regionale FICC Sardegna, Cineteca di Bologna, l'ANAC, Associazione Hermaea (FICC), Circolo Nuovo Pubblico di Monserrato (FICC), Circolo del Cinema Quartu Sant'Elena (FICC), Circolo Rizoma di Terralba (FICC), Circolo Kinemakine di Bitti (FICC), Cineclub Sassari (FICC), Consulta comunale degli Anziani di Elmas, Buon compleanno Faber 2017, Liceo Scientifico eArtistico G. Brotzu di Quartu Sant'Elena, Istituto Tecnico Industriale D. Scano di Cagliari, Istituto comprensivo di Bitti, Monserratoteca, Biblioteca di Bitti, Biblioteca di Terralba ed i comuni di Elmas, Terralba, Villanova Monteleone e Bitti.

Media partner: Radio Sardegna Web, Ls video produzioni, Diari di Cineclub.