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Tirrenia: Cgil, a rischio diritto alla mobilità marittima

Tirrenia: Cgil, a rischio diritto alla mobilità marittima
Tirrenia: Cgil, a rischio diritto alla mobilità marittima
Olbia.it

Pubblicato il 08 February 2012 alle 18:12

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“È ormai conclamato che le risposte al giusto diritto di mobilità marittima dei sardi non sono né laTirrenia, né tantomeno laSaremar”. Prende nuovamente posizione laFilt Cgil sul trasporto marittimo, denunciando la decisione di ridurre i collegamenti Cagliari-Civitavecchia e sottolineando la gravità dell’incidente avvenuto 4 giorni, quando una nave della Tirrenia in partenza dal porto laziale per Olbia, a causa del forte vento ha urtato la diga foranea, provocando uno squarcio nello scafo sopra la linea di galleggiamento.
“La Tirrenia non ha mai offerto un servizio adeguato alla necessità di mobilità delle persone e delle merci”, sostieneSandro Bianco, segretario generale della categoria Cgil, aggiungendo che sia il tipo di naviglio utilizzato che gli orari, le frequenze e la qualità dei servizi offerti a bordo sono assolutamente inaccettabili”. Da qui l’appello alla politica, a partire dal Consiglio regionale, fino ai parlamentari sardi, per una reazione forte di fronte alle scelte arbitrarie e ingiustificabili della Tirrenia. La Filt ribadisce la necessità di procedere auna gara internazionale con l’imposizione degli oneri di servizio pubblico, una modalità che permette alla Regione di imporre linee, orari, frequenza dei collegamenti e il tipo di naviglio da impiegare. Il sindacato ritorna anche sulla questione Saremar, sottolineando che la scelta della Regione di inventarsi armatore è la risposta sbagliata a una necessità vera: “Siamo ancora in attesa di conoscere il vero conto economico dell’operazione, ma purtroppo sappiamo già che la Regione sarà chiamata a ripianare i disavanzi”. Al presidente della Regione, Bianco chiede iniziative che garantiscano la mobilità dei sardi in modo stabile e definitivo, non soluzioni temporanee.
fonte: rassegna.it