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Cronaca

Birra artigianale: in crescita le imprese sarde e i consumi

Birra artigianale: in crescita le imprese sarde e i consumi
Birra artigianale: in crescita le imprese sarde e i consumi
Olbia.it

Pubblicato il 28 April 2017 alle 16:51

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Olbia, 29 aprile 2017 - Ai sardi piace gustare la birra ma anche produrla. Per questo il settore birrario si espande registrando una crescita delle imprese e dei consumi. Infatti, alla fine del 2016 le aziende sarde registrate presso le Camere di Commercio, erano 29 di cui 14 artigiane (il 48,3%). Rispetto al 2015 nella regione si contano 2 realtà in più mentre tra le artigiane (arco temporale 2009-2016) la crescita è stata 6 unità. La provincia sarda che annovera il maggior numero di birrifici artigianali (13) è Cagliari: 6 imprese artigiane e 7 imprese non artigiane. Segue Sassari con 7, Nuoro con 5 e Oristano con 4. Sono questi i dati dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Sardegna, presentati al Bosa Beer Fest nell’ambito del convegno internazionale “La birra artigianale: dalla qualità del prodotto agli sbocchi di mercato”, su fonte UnionCamere-Infocamere 2016. Dal dossier è anche emerso come in Sardegna nel 2016, ben 723 mila persone abbiano consumato (raramente, stagionalmente o tutti i giorni) birra. Queste hanno rappresentato il 48,1% degli “over 11” della regione. Tale quota posiziona l’Isola al 12esimo posto su 20 nel ranking nazionale e in 3a posizione, dopo Abruzzo e Puglia, tra le regioni del Mezzogiorno. Nel 2016, in media, le famiglie sarde hanno speso 50,9 milioni di euro per l’acquisto di birra (industriale o artigianale), pari a circa 72 euro a famiglia all’anno ovvero circa 6 euro al mese. Come certificano questi dati, il settore in Sardegna cresce di giorno in giorno. Un mondo, quello dei piccoli birrifici, che arricchisce il territorio sardo, dove qualità e artigianato sono le coordinate fondamentali in cui s’inseriscono metodo di lavorazione, materie prime impiegate nonché professionalità, passione ed eccezionale competenza dei maestri birrai artigiani. Quindi, un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive, che Confartigianato Imprese Sardegna ritiene sia il volano di una crescita di filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienziale. “Anche la positiva esperienza del Bosa Beer Fest, appena conclusa – sottolinea Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna - evidenzia come il mondo della birra artigianale possa essere un volano importante per il resto delle attività artigianali, commerciali e turistiche”. “Si riuscirà a sfruttare pienamente le potenzialità di questo settore – continua il Segretario - puntando in primis sulla qualità del prodotto; soggetti come Porto Conte Ricerche da questo punto di vista stanno facendo un meritorio lavoro di supporto ai birrifici”. Come è emerso dal convegno organizzato dalla Confartigianato Imprese Sardegna a Bosa, sarà possibile vincere la sfida del mercato se l’intero sistema locale (birrifici, altri produttori dell’alimentare, ristoratori, commercianti ma anche consumatori), riusciranno insieme a valorizzare le birre artigianali abbinandole alla grande varietà e qualità dei prodotti alimentari sardi e alla Sardegna in generale. “Altro aspetto importante riguarda la possibilità per i birrifici che si sentono pronti, di affacciarsi sui mercati internazionali – conclude Mameli - per fare ciò occorre un continuo impegno della Regione, come emerso dal Convegno e della Confartigianato, nell’accompagnare e preparare le imprese su questo difficile ma fertile terreno”.