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Cronaca

Sardegna ancora senza internet: una mail per segnalare i disservizi

Sardegna  ancora senza internet: una mail per segnalare i disservizi
Sardegna  ancora senza internet: una mail per segnalare i disservizi
Laura Scarpellini

Pubblicato il 23 September 2019 alle 14:43

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Olbia, 23 settembre 2019 - Ormai è fatto certo che si è sempre più dipendenti dalla "rete" in ogni contesto. Sempre " on line" durante la giornata per lavoro, per approfondimenti scolastici, per informazione, o solo per puro svago.

Si trascorrono così ore con lo sguardo concentrato sui monitor di computer e cellulari, talvolta a discapito purtroppo, di più sane conversazioni o contatti conviviali.

Essere connessi è ormai divenuto in bisogno primario dei nostri "tempi moderni", a tutte le età.

Spesso si assiste a scene di vero sconforto da parte di utenti che non riescono a connettersi con i propri dispositivi quando ci si trova nelle cosiddette " zone d'ombra".

A quanto pare abbiamo tempo fino al 30 settembre prossimo perpoter segnalare adeguatamente le zone della Sardegna, che non sono coperte darete telefonicacellulare e connessione internet.

Così viene riportato in una nota del consigliere regionaleDiego Loi che si è fatto promotore in Sardegna dell’iniziativa voluta dall’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni montani: creare una mappatura precisa delle aree sarde che presentano scarsità e assenza di segnale, al fine di migliore i servizi.

E così Sindaci e cittadini attraverso una mail a [email protected], potranno indicare il nome del Comune, di luoghi, frazioni, strade o ancora coordinate geografiche, precisando l’attività che non è possibile fare: per esempio chiamare, inviare messaggi o connettersi a internet. Con questa iniziativa di Uncem si vuole contribuire a rafforzare e sostenere ulteriormente le numerose istanze che anche i Comuni della Sardegna avanzano per garantire pari dignità, migliori condizioni di vita e servizi di qualità.

Uncem appena sarà in possesso di questi importanti dati, chiederà ai gestori telefonici di potenziare i loro ripetitori andando ad investire nella qualità del servizio.

Verrà inoltre sollecitata l'attività governativa e parlamentare al fine di intervenire sulla normativa vigente, prevedendo investimenti di fondi europei per nuovi ripetitori.

Verrà verificata inoltre la possibilità di investire nuove risorse europee, proprio come avvenuto negli anni passati attraverso il piano nazionale per la banda ultra larga. Un investimento i portante sostenuto da Bruxelles che nel 2015 ha autorizzato l’Italia a investire ben oltre tre miliardi di euro nelle cosiddette ‘aree bianche’, ovvero quelle montane e rurali.

Sempre nel rispetto del patrimonio naturalistico, ci si augura che la nostra terra venga sempre più connessa al resto del mondo, che l'ammira e ne fa sempre più spesso meta di soggiorni indimenticabili.