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Cronaca

Sardegna al top nella moda: 22 milioni di export

Sardegna al top nella moda: 22 milioni di export
Sardegna al top nella moda: 22 milioni di export
Olbia.it

Pubblicato il 25 July 2019 alle 18:10

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Olbia, 28 luglio 2019 -L’estate è la stagione per eccellenza della moda e delle sfilate sottole stelle, ma anche delle iniziative che presentano capi e accessoriestivi o che anticipano il trend per le stagioni fredde. Ogni paesedella Sardegna, in pratica, ha la sua passerella e il suo spazio dovei singoli artigiani, o le imprese più strutturate, mettono in mostrail meglio delle loro produzioni. Capi di abbigliamento, scarpe,gioielli ma anche costumi da mare e accessori di ogni forma, per ognioccasione, per ogni gusto e per ogni tasca.

E’ un delicato e importante “mondo”, quello della moda made inSardegna, che nasce nei laboratori delle piccole imprese sarde, econtinua crescere ed esportare nel resto d’Italia e in ogni angolo delMondo.

Nel 2018, verso i mercati esteri, sono volati prodotti del “fashionsardo” per un valore di oltre 22 milioni di euro. Il merito è delle325 imprese isolane, di cui 270 artigiane; queste ultime rappresentanol’82,8% delle attività produttive del settore. Da non dimenticare comesu un totale di 763 addetti, ben 553 vengano dalle realtà artigiane.

Il contributo delle imprese della moda, sarde e italiane,sull’economia regionale e nazionale, è descritto nel rapporto “Moda:piccole imprese, artigianato, occupazione e made in Italy”, realizzatodall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, su dati Istat 2018.

I 22 milioni di export sardo, in ogni caso, sono una goccia nel maredelle esportazioni nazionali che hanno superato i 66 miliardi di euro,con una tendenza di una crescita del 2,6 per cento in un anno, quasiil doppio della media europea.

Una forza, quello dell’artigianato italiano della moda, costituito da35.914 piccole imprese, il 63,5% delle 55.491 realtà del settore, eche occupa più di 158mila addetti artigiani su oltre 311mila.

Nella distribuzione territoriale di imprese e lavoratori, 105 realtà,di cui 86 artigiane, operano nel nord della Sardegna, nei territoriodi Sassari-Gallura, impegnando 265 addetti in totale. Nella provinciadi Cagliari sono 90 le attività, 72 le artigiane, che offrono impiegoa 261 lavoratori; segue Nuoro con 59, di cui 49 artigiane e 89occupati, il Sud Sardegna con 39, di cui 32 artigiane e 70 dipendenti.Chiude Oristano con 32 realtà di cui 31 artigiane, e 78 addetti.

“Simbolo del Made in Italy nel mondo, la moda è il fiore all’occhiellodella tradizione manifatturiera artigiana sarda e italiana – spiegaAntonio Matzutzi, Presidente Regionale di Confartigianato ImpreseSardegna – tantissime creazioni sartoriali dal taglio perfetto,calzature in materiali di alta qualità e accessori su misura. Pezziveramente unici che il mondo ci invidia”. “Non dobbiamo, però,nascondere come la sartoria artigiana, negli ultimi vent’anni, siastata abbandonata a se stessa, sacrificata sull’altare di prodotti dimassa e delle griffe internazionali – continua Matzutzi - per fortunala globalizzazione, la massificazione e l’omologazione hanno scatenatoun fenomeno di pari forza ma opposto: la voglia di personalizzazione,originalità, qualità e buon gusto”.

Ma, come dimostrano la realtà della Sardegna, il sistema moda non èsolo grandi firme, è anche una vasta rete di piccoli artigiani, chedal disegno al taglio realizzano capi unici. Infatti, oggi tra leprofessioni più richieste ci sono quelle di sarta modellista,professionalità importanti in cui la disponibilità è ancora superioreall'offerta. E segnali incoraggianti sul risveglio del settore, sonodati anche dal fatto che il 17% delle imprese siano gestite da giovanicon titolari sotto i 35 anni. La ricetta vincente è, quindi,presentarsi sul mercato con creatività e qualità soprattutto percontrastare la concorrenza da parte di aziende che utilizzano il brand“artigianale”, quando di fatto si tratta di prodotti importati orealizzati in serie e di lavoratori che operano senza il rispettodelle normative a cui sono invece sottoposti i colleghi.

“Le imprese giovani sono un ottimo risultato considerato come, solopoco tempo fa, una delle maggiori difficoltà era proprio il ricambiogenerazionale – sottolinea il Presidente Regionale di Confartigianato– la sartoria artigianale nonostante, o forse grazie alla crisi, è unsettore ancora vivace, e il sarto è una professione “a tutto tondo”riscoperta da giovani e meno giovani che voglio distinguersi”. “Inogni caso, è necessaria un’opera di sviluppo continuo – prosegueMatzutzi - per far crescere le imprese, proporre nuove linee eprodotti innovativi per presentarsi alle manifestazioni e ai buyeresteri. Naturalmente, è fondamentale il ruolo delle Istituzionipubbliche che svolgono attività volte all’internazionalizzazione delleaziende italiane”.

“La nostra Associazione tempo lavora perincentivare le esportazioni delle piccole e medie imprese – concludeil Presidente - creando occasioni di incontro dentro e fuori Italiaper far incontrare le imprese con i buyer negli incoming export inSardegna ma anche nelle missioni all’estero. Riteniamo, quindi, cheanche per la moda siano necessari interventi affinché il settore possaproseguire un percorso virtuoso che porti l’eccellenza sarda a essereconosciuta e venduta in tutto il mondo”.