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Sanità. Stop temporaneo alla Asl unica: prorogati i commissari

Sanità. Stop temporaneo alla Asl unica: prorogati i commissari
Sanità. Stop temporaneo alla Asl unica: prorogati i commissari
Olbia.it

Pubblicato il 16 June 2016 alle 18:20

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Cagliari, 16 Giugno 2016 - Doveva essere una delle "riforme madri": uno di quei provvedimenti capaci di rivoluzionare in positivo (sulla carta) spese e servizi. Invece ecco il primo stop: per ora non vi sarà nessuna Asl unica regionale - altrimenti detta Asur. Lo comunica la Regione Sardegna con uno stringato comunicato stampa:"La Giunta regionale, su proposta dell'assessore della Sanità, Luigi Arru, ha approvato con delibera un disegno di legge di due articoli, che proroga, nelle more dell’approvazione del ddl che istituisce la ASUR (azienda sanitaria unica regionale), il commissariamento delle Asl fino al 31 luglio. Il provvedimento si è reso necessario per garantire la continuità della gestione. Il disegno di legge approvato oggi passerà al vaglio del Consiglio regionale".

A stoppare la creazione dell'Asl unica regionale sono quattro gruppi policiti: Upc, Sel, Rossomori e Socialisti. Tra di loro vi è il gallurese e maddalenino Pierfranco Zanchetta. "Quello che più ci sta a cuore èil diritto alla salute dei sardi", spiegano i consiglieri regionali di Upc Sel, Rossomori e Socialisti, rimarcando la "necessità di un'ampia discussione non chiusa a riccio tra i palazzi della Giunta e del Consiglio regionale, ma aperta a chi le riforme le vive sulla propria pelle: i cittadini bisognosi di cure, le categorie professionali, gli amministratori locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei pazienti che non possono essere esclusi pregiudizialmente dal dibattito sul testo. Se non c'e' da parte nostra nessuna preclusione verso la creazione della "Asur", crediamo non siano secondari i se e i ma, dettagli dirimenti della riforma e della traduzione di questa in servizi per i cittadini, in particolare per chi risiede nelle zone interne e periferiche dell'isola.Il testo in attesa di essere votato dalla VI commissione presenta lacune e punti oscuri. Per questo motivo crediamo che trasformare, in nome della fretta, i passaggi politici consiliari in meri atti tecnici di approvazione sarebbe una decisione sbagliata che potrebbe isolare nella responsabilità di governo la Giunta regionale rispetto alle forze di maggioranza, cui compete, insieme al Presidente, la delineazione delle scelte strategiche".