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Sanità, piano straordinario: 1000 posti di lavoro tra assunzioni e mobilità

Sanità, piano straordinario: 1000 posti di lavoro tra assunzioni e mobilità
Sanità, piano straordinario: 1000 posti di lavoro tra assunzioni e mobilità
Olbia.it

Pubblicato il 26 September 2019 alle 16:05

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Olbia, 26 settembre 2019 - La Regione Sardegna annuncia ben 70 concorsi pubblici per assunzioni e mobilità del personale nel sistema sanitario regionale.

I concorsi, per un totale di 1000 posti di lavoro, saranno avviati entro l'anno.

“Purtroppo in questi anni il blocco del turnover, la mancata attivazione dei concorsi ha progressivamente depauperato il numero di operatori nel comparto sanitario. Ogni giorno i cittadini conoscono la sofferenza causata da questa carenza d’organico. Abbiamo quindi deciso di avviare un piano d’assunzioni straordinario, sbloccando tanti concorsi che erano stati previsti nel passato ma mai attivati”, ha spiegato il presidente regionale Christian Solinas.

Si tratta di un piano straordinario per le assunzioni e la mobilità del personale nel sistema sanitario regionale.

Circa settanta concorsi che saranno avviati entro l’anno, per un totale di oltre 1.000 assunzioni che riguarderanno i diversi profili del comparto.

Un cambio di passo nella sanità regionale, “un’esigenza dei Sardi – ha precisato il presidente Solinas – abbiamo perso fin troppo tempo negli anni passati, i cittadini pretendono una sanità all’altezza delle loro aspettative, un sistema di qualità che noi vogliamo affermare con la riforma”.

“Stiamo ponendo rimedio ai disastri del passato – dice l’assessore Nieddu – i 27 milioni di euro risparmiati dall’Ats sono stati generati dal blocco delle assunzioni, con conseguente taglio alla produzione e alla qualità dei servizi erogati”.

Per dare il via al piano straordinario delle assunzioni la giunta ha approvato le nuove linee di indirizzo per l’accentramento delle procedure concorsuali e della mobilità. Le nuove regole prevedono l’accentramento delle procedure concorsuali in capo a un’azienda capofila individuata di volta in volta dalla Regione e non saranno quindi più in mano alla sola Ats.

“Le mobilità – afferma l’assessore della Sanità – saranno attivate e seguiranno le procedure concorsuali, questo permetterà di garantire una migliore allocazione delle risorse umane e superare le distorsioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, per cui i lavoratori ritenuti idonei alla mobilità si vedevano negare poi il nullaosta dall’Ats”.

Cambiano anche i concorsi, introdotto il criterio meritocratico. Le aziende comunicheranno alla capofila le sedi di destinazione solo dopo aver concluso le procedure di mobilità e tenendo conto dei posti coperti dalla mobilità stessa.

I vincitori del concorso inseriti in graduatoria potranno indicare la sede di destinazione secondo il criterio per cui le preferenze terranno conto della posizione in graduatoria.

Chi avrà ottenuto i risultati migliori avrà maggiori possibilità di vedersi assegnare i posti a disposizione nelle destinazioni desiderate.

Chi dovesse rifiutare la destinazione decadrà automaticamente dalla graduatoria.

“Le nuove regole – conclude l’esponente della Giunta Solinas – mettono un argine al fenomeno dei tanti vincitori di concorso che vedendosi assegnati alle sedi più disagiate e periferiche rifiutavano la destinazione, in attesa di un’opportunità in altre sedi. Chi verrà assegnato ai presidi periferici dovrà spendersi per quel territorio, nella consapevolezza comunque di poter fare affidamento su un sistema di mobilità che finalmente potrà funzionare”.