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Sanità, De Francisci: sbloccato iter per gli ospedali sardi, in arrivo 250 milioni

Sanità, De Francisci: sbloccato iter per gli ospedali sardi, in arrivo 250 milioni
Sanità, De Francisci: sbloccato iter per gli ospedali sardi, in arrivo 250 milioni
Olbia.it

Pubblicato il 17 July 2013 alle 16:57

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Roma - Si sblocca l’iter per l’arrivo di circa 250 milioni di euro per gli ospedali sardi. L’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci, oggi a Roma per l’incontro tra le Regioni e il ministero della Salute, ha ottenuto dal Nucleo di valutazione del dicastero un’accelerazione per la concessione a breve dei fondi della delibera Cipe utili per l’ammodernamento tecnologico, le infrastrutture e la messa in sicurezza le strutture ospedaliere (anche per quelle che dovranno essere riconvertite). Una svolta anche conseguenza del fatto che la nostra Isola, dopo l’approvazione nel novembre scorso della legge regionale 21/2012 in materia sanitaria, può contare su un atto di programmazione per la riorganizzazione della rete ospedaliera. Al ministero si sta lavorando perché questi fondi possano essere spendibili al di fuori dei vincoli del patto di stabilità. Lorenzin ha garantito l’impegno suo e del Governo a favore delle Regioni sull’edilizia sanitaria in generale, tra i punti nodali del confronto. DE FRANCISCI. “Ora il clima tra Regioni e Governo è positivo. Il ministro Lorenzin – commenta l’assessore De Francisci – si è dimostrata molto sensibile alle nostre richieste e soddisfatta del lavoro che la Sardegna sta portando avanti su diversi fronti: dal contenimento della spesa sanitaria e farmaceutica alla digitalizzazione dei servizi, dal Fascicolo sanitario elettronico ai passi avanti sulla territorializzazione delle specializzazioni. Tutti processi, in particolare la riorganizzazione dei posti letto e il potenziamento della sanità nei territori, che la stessa Lorenzin ha auspicato possano essere messi in atto anche in altre Regioni”. De Francisci ha inoltre sottolineato che proprio queste riforme contribuiranno a salvaguardare, e non a smantellare, il sistema sanitario regionale, tutelandolo da tagli puramente lineari e che non tengono conto delle specificità sarde. LE ALTRE RICHIESTE. Ma nel corso del vertice romano odierno non si è parlato solo di edilizia sanitaria. Tra i punti oggetto del confronto tra Regioni e ministero anche il nuovo Patto per la Salute (sul quale Lorenzin si è detta d’accordo a una modifica dopo che dal ministero dell’Economia arriverà la sicurezza sulle risorse finanziarie disponibili); la revisione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea); lo sblocco del turn-over e la questione ticket, sulla quale il Governo dovrà impegnarsi per evitare che siano le Regioni ad aumentare i costi per i cittadini. MEDICINA PENITENZIARIA. L’assessore ha poi chiesto al ministro risorse aggiuntive per la medicina penitenziaria, considerato che arriveranno nell’Isola detenuti in regime di 41 bis, persone che per la loro condizione carceraria necessitano di assistenza particolare, e comunque più onerosa. Un’ultima sottolineatura De Francisci l’ha voluta porre sulla questione dei costi standard: anche in questo caso la Regione ha fatto presente che, a causa della insularità, è gravata da oneri maggiori dovuti ai trasporti. Da qui la richiesta di poter disporre di fondi aggiuntivi in compensazione.