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Sanciu su calo passeggeri e merci nei porti del nord Sardegna

Sanciu su calo passeggeri e merci nei porti del nord Sardegna
Sanciu su calo passeggeri e merci nei porti del nord Sardegna
Olbia.it

Pubblicato il 27 July 2012 alle 18:38

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“Per capire quanto sta accadendo in Sardegna e nel Nord Sardegna in particolare, basta guardare i segnali che arrivano dalla piazze in fermento, dai porti diventati sedi ad oltranza di manifestazioni di protesta e leggere con attenzione i dati che vengono diramati dalle autorità competenti”.

Il Presidente della Provincia Fedele Sanciu commenta i dati diffusi oggi dall’Autorità portuale del Nord Sardegna che parla di un calo del traffico passeggeri del 23% e di un calo delle merci di circa il 15%.

“Dopo le ultime manifestazioni degli autotrasportatori, il blocco del porto di Olbia da parte dei pastori sardi, nuoresi soprattutto, e le manifestazioni di Cagliari degli operai del polo industriale di Porto Torres, il quadro, alla luce delle percentuali di passeggeri e merci diffuse oggi dall’Autorità portuale, diventa allarmante e ci fa capire l’entità della crisi che sta travolgendo i porti, facendoli regredire piuttosto che migliorare”.

“Al dato già spaventoso dello scorso anno si devono aggiungere le attuali percentuali diffuse che confermano come i flussi turistici persi nel 2011 si sono spostati altrove e non sono tornati, e che l’emorragia continua. Non ci allontaniamo dal vero se individuiamo come causa scatenante di questo fenomeno il caro-traghetti applicato da un cartello di armatori che ha sconquassato il mercato turistico facendo percepire il senso che al caro-biglietti corrispondeva un caro-Sardegna complessivo”.

“Dal punto di vista interno poi, la folle scelta di dismettere le ferrovie in Gallura ha portato fuori dal sistema produttivo il porto di Golfo Aranci, privato di quelle merci che ora seguono altre vie per giungere dalla penisola e ripartire”.

“Solo una forte e potente campagna di rilancio dell’immagine della Sardegna da parte di tutte le istituzioni, Regione in testa, per aggredire il mercato a livello nazionale ed internazionale potrà restituire all’isola l’appeal che aveva. E’ il solo modo per riuscire ad eliminare i danni causati dal caro-traghetti che hanno fatto spostare una larga fetta di flussi turistici dall’isola verso altre mete come Puglia, Croazia e altre che magari non hanno la stessa offerta in termini di bellezza e di qualità dei servizi, ma sono raggiungibili più facilmente senza grandi spese e intercettano gran parte dei flussi medi a causa dei prezzi più bassi, praticati complessivamente”.

“Per questi motivi faccio un appello a tutte le istituzioni del Nord Sardegna affinché promuovano un’iniziativa che chieda alla Regione l’avvio di una tavolo per l’emergenza. Provincia di Nuoro, Provincia di Sassari e Gallura unite dalla stessa crisi che travolge il sistema agroalimentare, industriale, turistico e dei trasporti”, conclude il Presidente Sanciu.