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Cronaca

San Simplicio: la necropoli è pronta per essere gestita

San Simplicio: la necropoli è pronta per essere gestita
San Simplicio: la necropoli è pronta per essere gestita
Olbia.it

Pubblicato il 22 December 2015 alle 13:42

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Olbia, 22 Dicembre 2015 - Buone notizie per gli amanti dell'archeologia e della storia della città di Olbia: la Soprintendenza, guidata in loco dal dottor Rubens D'Oriano, ha finalmente concluso l'opera di restauro sui reperti trovati durante i lavori del nuovo sagrato di San Simplicio. Lo riporta La Nuova di oggi in edicola. I lavori del cosiddetto "Progetto Urban Center", e in particolare quelli per i parcheggi sotterranei, hannoportato alla luce un'immensa necropoli proprio davanti alla basilica di San Simplicio. Gli archeologi, in quell'occasione, hanno trovato ben 450 tombe con relativi corredi funerari, ma anche la rampa d'accesso al mitico Tempio di Cerere sul cui culto il cristianesimo impiantò letteralmente le radici del culto di San Simplicio. Non solo: gli archeologi hanno trovato anche due pozzi e una fornace. Interessante l'arco di tempo coperto dai reperti: dal 750 a.C. al 1300 d.C., dal "principio" di Olbia al "recente" medioevo in cui gli olbiesiusavano ancoraquella collinetta come i loro antichissimi predecessori. Questo stratificarsi di epoche, culti e culture, ha portato gli archeologi a scoperte interessantissime e a un corredo di reperti molto ricco. Questi reperti, ripuliti dagli acciacchi del tempo, adesso sono nelle mani del Comune di Olbia. La grande sfida sarà, adesso, mettere in gestione il sito archeologico. L'apertura straordinaria del sito in occasione di San Simplicio è stata un grandissimo successo. Il percorso storico-archeologico, nei pochi giorni in cui è rimasto aperto, è stato letteralmente preso d'assalto da turisti e olbiesi desiderosi di conoscere il passato della città. Un segno inequivocabile della sete di cultura che c'è nel territorio che non può certamente essere ignorata. Un sito del genere può rappresentare, in termini turistici, un'attrazione importantissima per una città che ambisce ad esserepunto di riferimento nel mercato turistico mondiale. Le bellezze, Olbia, le possiede: deve necessariamente imparare a metterle in rete, valorizzandole.