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Sa buganvilla - di Vanna Sanciu

Sa buganvilla - di Vanna Sanciu
Sa buganvilla - di Vanna Sanciu
Vanna Sanciu

Pubblicato il 23 September 2018 alle 08:38

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Sa buganvilla, ovvero la Bougainvillea è una pianta che io amavo e tuttora amo tantissimo, ma per un breve periodo della mia vita, tanti anni fa, mentre vivevo un dolore immenso per la perdita di un familiare, ho trascurato: non riuscivo a prendermi cura di lei e tanto meno a godere della sua bellezza che, in quel frangente, mi appariva invadente, e la sua presenza inopportuna. Le passavo davanti e, non potendo ignorare il suo splendore, mi voltavo dall'altra parte, cercando il sorriso pieno di luce di chi avevo perso per sempre, le parole che componevano i dialoghi quotidiani e i racconti, le confidenze, che coloravano le nostre ore e riempivano di suoni e di armonia il nostro vivere quotidiano di cui lei, la bouganvillea, insieme al paesaggio circostante costituiva la cornice che, per tanto tempo mi apparve inutile, vuota appunto.

Sa buganvilla L’ammento: presumida e fiorida, sa buganvilla in su muru de domo. Apoderida, atzuda e coritosta, su coro nostru che-i su titone e issa de belludu ruju ‘estida. Fit bella, e saliosu su terrinu, annoaiat in su solianu, giòvana, ammajadora che piseddu chi unu ‘entu malu si ch’at giutu. Pariat sa reina de sa corte, furende logu de fiore amadu. Issa fit muda, acurtzu a su toroju l’abbaiant sas làgrimas de mamma, ma non profumaiat de cunfortu, istèrile pro dies chena lughe. In s’ora apo odiadu unu fiore. ©Vanna Sanciu 2018 Traduzione La Bougainvillea La ricordo: superba e rigogliosa, la buganvillea nel muro della mia casa. Prepotente, spavalda e crudele, il nostro cuore nero come un tizzone e lei ricoperta di velluto rosso. Era bella, piantata in un terreno fertile, germogliava al riparo dal vento, esposta al sole, giovane, attraente come un ragazzo che un vento furioso aveva rapito. Sembrava la regina del giardino, rubava il posto al nostro amato. Lei taceva, vicino al pianto sconsolato, la innaffiavano le lacrime di una madre, ma non emanava il profumo del conforto, infeconda per lenire la disperazione. In quei giorni ho odiato un fiore. ©Vanna Sanciu 2018