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Cronaca

Rsa Sole di Gallura: precisazio​ne della Asl di Olbia

Rsa Sole di Gallura: precisazio​ne della Asl di Olbia
Rsa Sole di Gallura: precisazio​ne della Asl di Olbia
Olbia.it

Pubblicato il 14 January 2013 alle 19:16

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In merito all’articolo pubblicato negli scorsi giorni su la Nuova Sardegna, dal titolo “Sole di Gallura, a picco: solo 15 anziani in Rsa”, per un dovere di corretta informazione è necessario precisare quanto segue:

La Asl di Olbia nell’Atto Aziendale ha previsto l’istituzione di posti letto di Lungodegenza negli ospedali di Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena, “si tratta di un servizio non paragonabile e non sovrapponibile a quello garantito all’interno di una Residenza Sanitaria Assistenziale”, spiega il manager della Asl di Olbia Giovanni Antonio Fadda. “In un reparto di Lungodegenza vengono ricoverati pazienti in dimissione da reparto acuti (come chirurgia o medicina) in una condizione di instabilità che comporta ripetute cure e visite specialistiche che quindi ne impediscono la dimissione e l’invio a domicilio o ad una struttura assistenziale. In una Rsa invece possono venire inseriti i pazienti clinicamente stabilizzati ma che si trovano in una situazione di fragilità e per il quale una Unità di Valutazione Territoriale (Uvt) valuta e stabilisce il “profilo assistenziale”: due servizi quindi che non son sicuramente conflittuali l’uno con l’atro, nonostante il costo di entrambi sia praticamente uguale”.

“E’ falso” sostenere che altrove “esiste un processo di riconversione dei reparti di Lungodegenze, il cui costo – si legge nell’articolo pubblicato ieri - per paziente è di 850 € al giorno, con trasformazione dei posti letto in Rsa, con costi intorno ai 60 € al giorno a carico della collettività.

“La presunta riconversione dei posti letto ospedalieri non si riferisce a Strutture residenziali, ma a Strutture per le cure intermedie, che in Sardegna, al momento, non sono normate e inoltre son cosa ben diversa dalle Lungodegenze”, conclude il manager Fadda.

La Asl di Olbia, attraverso le sue Unità di valutazione territoriale (Uvt), stabilisce i bisogni di salute di ciascun utente che, dietro richiesta di un medico, presenta domanda di inserimento all’interno di una Rsa. Sono tre i profili socio – assistenziali garantiti dalle Residenze sanitaria: 118 € e 128 €, le tariffe medio-basse, che vedono per il 50% la compartecipazione della Asl, per la somma restante la compartecipazione dell’utente o del Comune di residenza in presenza di non abbienti. La terza fascia, quella a totale carico della Asl di Olbia, è di 138 €, “non 60 € come affermato nell’articolo dal signor Nizzardo! Bisogna inoltre tener conto che la tariffa regionale per una giornata di Lungodegenza è di 137,89 € al giorno, cifra che si allontano, e non poco, dalle 850 € dichiarate dal signor Nizzardo”.

Un’altra importante precisazione è necessaria farla: il cittadino autorizzato dai servizi dell’Azienda Sanitaria o da altre strutture pubbliche a fruire dei servizi di RSA è libero di scegliere a quale struttura rivolgersi, pertanto “il numero di ospiti che sono presenti in una Rsa piuttosto che in un’altra, è del tutto indipendente dalla volontà della Asl di Olbia”.

ALCUNI NUMERI

Nel 2012 nella Rsa di Olbia sono arrivate 130 domande di “richieste di inserimento”; di queste 24 non sono stati inseriti (perché deceduti prima o perché non presentavano i presupposti per l’inserimento), mentre 23 persone, dopo l’inserimento, hanno chiesto l’auto-dimissione.

Sempre nel 2012 nella struttura di Padru sono state 91 le domande di inserimento pervenute, di questi 16 non sono stati inseriti e altri 16 hanno chiesto l’auto-dimissione.