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Cronaca

Rivoluzione a impatto zero in spiaggia: arriva il PUL

Rivoluzione a impatto zero in spiaggia: arriva il PUL
Rivoluzione a impatto zero in spiaggia: arriva il PUL
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 July 2014 alle 18:50

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Olbia, 18 Luglio 2014 - Piano di Utilizzo dei Litorali, atto Primo: presa d'Atto e via agli espropri. Olbia si appresta a vivere una delle sue più grandi rivoluzioni: trasformare le spiagge da terra di nessuno a fiore all'occhiello dell'offerta turistica della città, con un occhio di riguardo all'allungamento della stagione e al turismo green, ma soprattutto alla sostenibilità ambientale. In questo momento, a Poltu Cuadu, si sta presentando il Piano di Utilizzo dei Litorali. Il Pul non verrà adottato oggi - la votazione prevede solo una presa d'atto, ma si è deciso ugualmente di presentare il progetto che disegna il futuro dei litorali olbiesi. Il progetto, seguito dall'Assessorato all'Urbanistica guidato da Carlo Careddu e dalla Commissione omonima guidata da Giorgio Spano, si basa su un'attenta valutazione scientifica dei litorali fatta dalle Università di Sassari (vegetazione), l'Università di Cagliari (geologia) e dalla Cooperativa Alea (fauna). L0 studio ha permesso di conoscere in modo approfondito lo straordinario mondo naturalistico dei litorali della Città di Olbia. Un sistema naturale delicatissimo che ha bisogno di cure, attenzioni, nonchè una gestione attentissima in ambito turistico. L'idea alla base del Pul di Olbia è tanto semplice quanto rivoluzionaria per una città come quella olbiese di solito refrattaria alla pianificazione: dare servizi di qualità al fruitore delle spiagge consentendo la conservazione del patrimonio, il ripristino dei luoghi nei posti in cui l'uomo ha creato qualche danno e lo sviluppo di nuove attività economiche. Per quel che riguarda le concessioni demaniali, il Pul decide quante devono essere e dove si devono posizionare. Ogni spiaggia avrà il 30% della superficie sottoposta a concessione, a meno che non sia troppo piccola. Ogni concessione dovrà essere distante dalle altre di 50 metri, mentre i chioschi dovranno essere posizionati nel retro-spiaggia. Come gli operatori ben sanno, le concessioni sono state prorogate sino al 2020, quindi gli operatori olbiesi potranno decidere se spostare il chiosco sin da quando il Pul sarà in vigore (presumibilmente dalla Primavera 2015) o se aspettare la scadenza della concessione. In ogni caso, prima o tardi, i chioschetti dovranno cambiare ubicazione, ma non solo. Il Pul disegna anche l'architettura dei chioschi che diventeranno un segno caratteristico delle spiagge olbiesi. I chioschi saranno di legno, ecosostenibili, amovibili (ma non saranno spostati a fine stagione) e potranno essere luogo di incontro ed economia anche durante l'inverno. Le concessioni dovranno garantire una serie di servizi all'utenza: bagni, docce, salvamento, guardiania. Accanto alle concessioni, il Pul si occupa anche di altri servizi come ad esempio i parcheggi. Il Piano di Utilizzo dei Litorali individua le aree che dovranno essere adibite a parcheggio, regola gli accessi ai litorali, delimita le aree che potranno essere utilizzate dai bagnanti per prendere il sole. Particolare attenzione è stata dedicata alla protezione dei sistemi dunali (con staccionate e percorsi ad hoc) e al ripristino dei vecchi sentieri pedonali di accesso (come quello che collega Pittulongu alla Vecchia Dogana). Non mancheranno lo spazio per gli amici a quattro zampe a Razza di Jumcu e le Saline, aree per gli sport, gli scivoli per i disabili per garantire la piena accessibilità al litorale, mentre si sta pensando a delle "docce" di uscita che consentiranno alle persone che si dirigono al parcheggio di non portare la sabbia in macchina e a casa. Tutto questo verrà accompagnato da un continuo monitoraggio dei litorali. Un discorso a parte merita Pittulongu (foto di copertina), per la quale vi è un progetto importante di ripristino dei luoghi. La strada a ridosso della spiaggia di Pittulongu verrà eliminata per fare spazio a una passerella su palafitte che permetterà alla spiaggia di riprendere a respirare e a vivere. Il parcheggio verrà spostato nello spazio restrostante alla zona umida in modo da togliere le macchine dagli stagni e consentire una migliore fruizione della spiaggia. Con la presa d'atto di oggi, il Pul non diventa operativo, ma si dà il via agli espropri che permetteranno al Comune di Olbia di avere in mano le aree che serviranno per i servizi alle spiagge.