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Cronaca

La Provincia Tirrenica sbarca in Consiglio Regionale

La Provincia Tirrenica sbarca in Consiglio Regionale
La Provincia Tirrenica sbarca in Consiglio Regionale
Olbia.it

Pubblicato il 13 October 2015 alle 09:57

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Olbia, 13 Ottobre 2015 - La riforma degli enti intermedi sardi procede spedita, ma all'orizzonte è spuntata un'ipotesi affascinante: la Provincia Tirrenica. Di questo progetto ambizioso se ne parla da anni: creare il terzo polo socio-economico della Sardegna unendo l'ex Provincia di Olbia-Tempio, la Provincia di Nuoro e l'Ogliastra. Un terzo polo che, nell'ipotesi dei promotori - primo fra tutti Roberto Deriu, ex presidente dell'ente nuorese, andrebbe a contrastare il duopolio di sempre rappresentato dall'asse Nord-Sud tra Cagliari e Sassari. Asse che, gli olbiesi lo sanno bene, non ha mai favorito la crescita del Nord-Est Sardegna.

Per ora il progetto di riforma degli enti intermedi prevede per la Gallura un "contentino": vale a dire diventare area metropolitana, ma sempre all'interno della Provincia Storica di Sassari con tutto ciò che ne consegue in termini di reale autonomia territoriale.

La Provincia Tirrenica, cioè l'allargamento della Provincia Storica di Nuoro a Gallura e Ogliastra, è un chiodo fisso della politica da sempre. L'ex senatore Fedele Sanciu ne perorò la causa a suo tempo. Lo stesso deputato olbiese Gian Piero Scanu sembrerebbe favorevole al progetto. A Nuoro è difficile trovare qualcuno contrario. Del resto, ci sono ragioni sociali e storiche per cui questo progetto potrebbe diventare realtà: la transumanza, i collegamenti stradali eccellenti, una certa affinità economico-turistica. Senza dimenticare la dote infrastrutturale gallurese (con un aeroporto e due porti importanti) e la dote sanitaria nuorese (il San Francesco è un ottimo ospedale, perfetto per essere accoppiato alla sanità pubblico-privata gallurese in divenire). Anche dal punto di vista culturale c'è tanto da guadagnare. Nuoro è una città vivissima culturalmente parlando e punta molto sui suoi gioielli come il Man, senza dimenticare Autunno In Barbagia che è diventato un evento internazionale. Mettere in rete i gioielli galluresi (Museo Archeologico, il complesso nuragico di Arzachena, i musei di Aggius, Calangianus e Luras, etc.) con quelli del nuorese, darebbe uno sprint eccezionale al turismo tutto l'anno. In un sol colpo si potrebbero unire turismo balneare a turismo culturale, turismo attivo e turismo enogastronomico. Il tutto in un area fortemente caratteristica che, dal punto di vista del marketing, racconta da sola la Sardegna.

Adesso tocca ai consiglieri regionali risolvere il problema: favorire la nascita di un terzo polo sardo o affossare definitivamente il Nord-Est Sardegna per riaffermare, ancora una volta, il duopolio Cagliari-Sassari.