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Cronaca

Ricordando l'alluvione, intervista a Lina

Ricordando l'alluvione, intervista a Lina
Ricordando l'alluvione, intervista a Lina
Olbia.it

Pubblicato il 10 November 2014 alle 19:13

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Olbia, 10 Novembre 2014 - Olbia.it è orgogliosa di presentare ai suoi lettori Maurizio Satta, giovane studente del Liceo Scientifico Lorenzo Mossa di Olbia. Maurizio Satta è il direttore del giornalino scolastico del Liceo Mossa: un progetto che occupa 20 studenti e che presto, con altre importanti collaborazioni provenienti dal territorio, si allargherà alle altre scuole superiori. Olbia.it crede nell'informazione e crede nelle giovani future penne. Per questo motivo, Olbia.it ha deciso di dare spazio a questo giovanissimo talento e al progetto del Liceo Mossa. La Redazione è convinta che la "buona informazione" inizi sui banchi di scuola, quando l'entusiasmo e la passione non sono intaccati dalle delusioni che spesso il mondo del giornalismo dà in primis ai suoi principali attori, cioè i giornalisti. Buona lettura.
Il ricordo dell'alluvione rivive ancora nella mente e nel cuore dei cittadini olbiesi, soprattutto nella mente e nei ricordi di chi in via Sarcidano possiede attività e abitazioni. Per capire meglio le emozioni e i ricordi riguardanti il tragico evento del 18/11, abbiamo intervistato Lina, titolare della trattoria "Marco e Lina".
Lina, la sua è una è una delle attività che ha subito più danni quel 18 Novembre. Che cosa ricorda dei momenti che hanno preceduto l'alluvione?
Il 18 novembre 2013, verso l'ora di pranzo, mentre lavoravo, sentivo parlare i miei clienti delle strade allagate. Alle 16:00 entrava già acqua dalla cucina, così ho pensato di "mettere in salvo" qualche oggetto per precauzione. Verso le 17:00 mio marito è andato a controllare il locale e l'acqua stava già arrivando impetuosa. Un'ora più tardi l'acqua all'esterno era all'altezza di 3 metri mentre all'interno 2 metri. Era tutto distrutto.
Dopo quanto tempo siete potuti entrare nel locale?
Nel locale siamo potuti entrare dopo tre giorni per pulirlo e per salvare il salvabile.
Come si è mossa la "macchina della solidarietà" nei vostri confronti?
Nei nostri confronti c'è stata molta solidarietà. Anche da parte di un vecchietto ottantenne, che mi ha fatto anche molta tenerezza devo dire.
In quali condizioni versava il locale?
Il locale era totalmente distrutto, non abbiamo potuto salvare nulla.
Dopo quanti giorni avete potuto riaprire?
La riapertura del locale è avvenuta dopo una ventina di giorni grazie anche al volontariato che ci ha dato una mano enorme.
Cosa ha fatto la politica regionale per voi?
Né la politica regionale, tanto meno quella locale, ha fatto nulla per noi. Non abbiamo visto neanche la loro solidarietà morale da parte loro, anzi ci hanno dato l'ulteriore stangata alzandoci la tassa sull'immondizia di 4.000 euro all'anno.
Cosa fate per ripagare tutti i danni?
Noi per ripagare tutti i danni abbiamo dovuto aprire una finanziaria e abbiamo dovuto ritardare di un'anno i nostri pagamenti in banca. Il forno ci è costato 4.000 euro.
Quanti dipendenti avete?
Abbiamo due dipendenti, quindi in tutto siamo tre famiglie e se la politica continua così ci disintegra.
Siete stati vittime di qualche fenomeno spiacevole dopo l'alluvione?
Siamo stati vittime di sciacallaggio, tanto da spingere mio marito a dormire nel locale per sorvegliarlo.
Maurizio Satta