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Arzachena, 1150 ricci pescati illegalmente: maxi multa per 2 pescatori

Arzachena, 1150 ricci pescati illegalmente: maxi multa per 2 pescatori
Arzachena, 1150 ricci pescati illegalmente: maxi multa per 2 pescatori
Olbia.it

Pubblicato il 23 January 2019 alle 10:49

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Arzachena, 23 gennaio 2019 - Continua la costante attività di controllo della Guardia Costiera di La Maddalena che, nella mattinata di ieri, ha concluso un'operazione di polizia giudiziaria a tutela del rispetto delle leggi sulla pesca.

"I militari della Guardia Costiera di La Maddalena in servizio di pattugliamento lungo il litorale di giurisdizione a sud est dell’Arcipelago, in località Cala Bitta del Comune di Arzachena sorprendevano due pescatori sportivi intenti in attività di pesca sportiva del riccio di mare (Paracentrotus lividus), attività consentita per i pescatori sportivi solamente nei giorni di sabato, domenica e festivi durante il periodo consentito dal calendario (dal 15 novembre 2018 al 15 aprile 2019) nel rispetto del Decreto N. 3097/DecA/61 del 8 novembre 2018 dell’ Assessorato dell’ Agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione Autonoma della Sardegna", si legge nel comunicato.

"Ai trasgressori, due cittadini di Oristano, sono state contestate due sanzioni amministrative per un importo di 4000 euro ciascuna e contestualmente è stata sequestrata l’attrezzatura da sub utilizzata compreso un paio di bombole, così come previsto dalla normativa in materia, oltre alla confisca di circa 1150 esemplari di Riccio di Mare (Paracentrotus lividus) suddivisi in quattro ceste", prosegue la nota.

"I ricci di mare confiscati risultati ancora vivi, nel rispetto della normativa vigente e dell'ecosistema marino, sono stati rigettati in mare al largo dai dipendenti militari della Guardia Costiera di La Maddalena", conclude il comunicato.

La restrizione voluta dalla Regione Autonoma della Sardegna riguardante i giorni consentiti per la pesca sportiva del riccio di mare ha una ratio ben precisa, ovvero la grande sofferenza in cui versa la risorsa del riccio in tutti gli areali di prelievo dei mari della Sardegna. La restrizione ha lo scopo di tutelare sia la sopravvivenza della specie, sia il suo consumo.

"L'operazione di polizia ha impedito la potenziale veicolazione dell'echinoderma sulle tavole dei consumatori, dove sarebbe potuto arrivare attraverso canali illeciti per essere mangiato crudo o utilizzato in polpa, ed è chiaro indice di come la Capitaneria di porto di La Maddalena continui a dedicare particolare attenzione alla prevenzione e repressione dell'attività di commercializzazione illecita del prodotto ittico, a tutela del consumatore finale ed in linea con le proprie competenze e prerogative istituzionali", precisano i militari.