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Registro dei tumori sardo: "merita il completamento"

Registro dei tumori sardo:
Registro dei tumori sardo:
Olbia.it

Pubblicato il 30 September 2019 alle 07:21

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Cagliari, 30 settembre 2019 - Che fine ha fatto il "registro dei tumori"? Se lo chiede il Movimento 5 Stelle con una interrogazione della consigliera regionale Carla Cuccu.

"Nel 2018 in Sardegna sono stati stimati circa 10 mila casi di tumore, 300 in più rispetto al 2017. Le neoplasie più frequenti sono quelle alla mammella, al colon-retto, al polmone, alla prostata. Con la legge regionale n° 21 del 7 novembre 2012 è stato istituito il Registro Tumori della Regione Sardegna, nato allo scopo di consentire la quantificazione dell’incidenza e della prevalenza di alcuni tipi di tumore in specifiche e circoscritte aree geografiche", si legge nella nota stampa dei pentastellati.

Secondo il Movimento 5 Stelle, "Il Registro Tumori della Sardegna prevedeva un’articolazione di tipo federato, composta dal Coordinamento regionale del Registro Tumori, da tre Registri Tumorali locali e da un datawarehouse centralizzato. Una struttura ramificata di fatto mai completata".

“Il Registro Tumori della Regione Sardegna è uno strumento ottimale e indispensabile per la programmazione degli interventi di prevenzione della Sanità pubblica. Grazie al monitoraggio dei dati epidemiologici gli interventi regionali acquisteranno maggiore efficacia in relazione al territorio in cui saranno realizzati e portati avanti”, spiega la consigliera regionale Carla Cuccu.

Il Movimento 5 Stelle chiede al presidente della Regione e all'assessore alla Sanità se, entro il 2019, sarà avviato e messo a regime il Registro Tumori della Sardegna, strumento fondamentale per la lettura della salute della popolazione sarda.

Non tutta l'Isola corre alla stessa velocità. Infatti, sia al Nord che al Centro Sardegna tale registro già esiste.

“Il Registro tumori della Sardegna settentrionale e quello della Sardegna centrale sono già attivi e operanti mentre quello della Sardegna meridionale ancora non lo è – spiega Cuccu -nonostante le indicazioni, espresse già a dicembre 2018 dall’Assessorato alla Sanità, affinché il Registro mancante venisse allineato ai due operativi”.

“Non c’è tempo da perdere. In questa fase delicata e cruciale per la Sanità sarda il Registro Tumori della Sardegna è uno strumento che merita il completamento”, conclude la consigliera.