Olbia, 22 febbraio 2019 - Tra le varie varie forze in campo vi è anche Sinistra Sarda che schiera come candidato governatore il giornalista e scrittore Vindice Lecis. Una campagna elettorale, la sua, spesa tra i sardi per ascoltare dalla loro voce tutti i problemi di un'Isola meravigliosa che spesso si sente molto abbandonata dalla politica. "La sinistra è stata polverizzata perché si è omologata al pensiero dominante, come l'Europa della finanza e dei mercati - ha detto
Vindice Lecis ai microfoni di Radio Internazionale -. Lo spopolamento che vivono le zone interne si combatte con il lavoro, stabile e qualificato. Se non c'è il lavoro non ci sarà mai la tendenza a rimanere. Se tu togli non solo il lavoro ma anche i servizi, è chiaro che non si rimane. La lotta alla spopolamento è una delle questioni centrali, così come il lavoro: come farlo, come costruirlo". "È un decennio che si battono i pugni solo quando il governo non è più amico - ha continuato Lecis -. Noi sardi, votiamo come vogliamo, ma non esiste un governo amico o un governo nemico nella rivendicazione dell'autonomia della Sardegna. Serve che noi battiamo sempre i pugni sul tavolo". Il primo atto? "Il primo atto sarà il piano straordinario dell'occupazione, naturalmente con gli esperti, i tecnici, le forze sociali. Voglio il lavoro per le persone. I soldi ci sono".
Candidati Gallura Sinistra Sarda: Nicola Luciano, Elia P. Vacca, Catia Salerno, Antonia V. Sechi.
