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Rally mondiale, incontro decisivo a Montecarlo domani

Rally mondiale, incontro decisivo a Montecarlo domani
Rally mondiale, incontro decisivo a Montecarlo domani
Angela Galiberti

Pubblicato il 17 January 2014 alle 18:18

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Olbia, 17 Gennaio 2014 - Sarà Montecarlo a decidere il destino del Rally Mondiale in Sardegna. Proprio nel tempio laico dell'automobilismo mondiale si svolgerà, domani, una riunione importantissima alla quale parteciperanno i team della World Rally Championship e l'Aci: in questa occasione si discuterà della base logistica del rally e si deciderà dove stabilire il paddock. Questa è l'unica vera novità scaturita dall'incontro che si è svolto questa mattina in Municipio tra il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, il general manager Aci Antonio Turitto e Marco Rogano di Aci Sport. La riunione a porte chiuse. L'incontro, al quale hanno partecipato anche altri cinque sindaci (Palau, Golfo Aranci, Monti, Loiri-Porto San Paolo, Berchidda), si è svolto a porte chiuse in sala giunte. Al termine della riunione nè Rogano nè Turitto hanno rilasciato dichiarazioni ai giornalisti presenti in massa. A parlare, invece, sono stati i sindaci. In sostanza, è stato confermato quanto detto a La Nuova Sardegna dal Presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani: Olbia non è considerata attrattiva perchè il pubblico si riversa sulle speciali e non alla partenza, all'arrivo e nel paddock. Il problema è che il rally, negli anni, è divenuto un appuntamento per soli appassionati. "Abbiamo sempre messo a disposizione la nostra struttura e le nostre competenze per l'organizzazione - ha detto Giovannelli supportato dai colleghi sindaci - esattamente per come abbiamo fatto per l'ISDE, ma in questi ultimi anni ci hanno chiesto solo una compartecipazione economica". Ma che cosa hanno detto i sindaci a i due rappresentanti dell'Aci? Hanno letto le lettere dei team che Giovannelli è riuscito ad ottenere da una fonte anonima interna all'organizzaziome. Tutte le missive, scritte in lingua inglese, dicono una sola cosa: il Rally deve rimanere ad Olbia. Lo sport e la politica. Ma qual è la vera ragione di questo spostamento? E chi è che ha veramente voce in capitolo? In questi mesi, ad Alghero si è lavorato sottotraccia per il rally senza che nessuno avvertisse la Gallura. "Abbiamo avuto un incontro informale prima dell'alluvione - ha aggiunto Giovannelli - in quell'occasione abbiamo definito la speciale da fare in città. Abbiamo definito i percorsi. Loro non ci hanno detto che il rally ad Olbia era a rischio. Non ce l'hanno detto nemmeno dopo la lettera che ho inviato il 13 Dicembre". La vera bomba, però, è un'altra: ad avere voce in capitolo è il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. "Abbiamo chiesto se Cappellacci conta in tutto questo - hanno detto i sindaci - e loro ci hanno risposta che è fondamentale. Se Cappellacci alzasse la cornetta e dicesse "il rally ad Olbia" ... il rally sarebbe ad Olbia". E non potrebbe essere altrimenti: i soldi, del resto, ce li mette la Regione. E allora si torna al punto di partenza: perchè è stato fatto tutto sottotraccia, dando una curiosa accelerata al tutto mentre Olbia pensava - giustamente - all'alluvione?