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Cronaca

Quattro olbiesi nell'Olimpo digitale: app SeaGuru in finalissima!

Quattro olbiesi nell'Olimpo digitale: app SeaGuru in finalissima!
Quattro olbiesi nell'Olimpo digitale: app SeaGuru in finalissima!
Angela Galiberti

Pubblicato il 09 May 2020 alle 11:22

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Olbia, 09 maggio 2020 - Quattro olbiesi nell'Olimpo del primo hackaton digitale d'Italia che vede tra gli sponsor dell'iniziativa, denominata HackForTravel, la Alpitour World e l'Enit (Ente nazionale italiano per il turismo). Si chiamano Ornella Ditel, Adolfo Maciocco, Giulia Ditel ed Emiliano Riccardi: dalle loro menti è scaturita SeaGuru, l'app che come obiettivo la differenziazione dell'offerta turistica improntata sul turismo subacqueo (che potrebbe essere svolto in totale sicurezza anche nell'emergenza Covid-19) e il rafforzamento della destinazione Sardegna.

"HackForTravel è il primo hackathon digitale in Italia dedicato al turismo, a cui hanno partecipato 1235 addetti ai lavori, suddivisi in 90 squadre/progetti. Su questi, solo 69 progetti sono riusciti a concludere la maratona digitale della durata di 48 ore, tra cui sono stati selezionati 16 finalisti, tra cui SeaGuru", spiegano i 4 giovani olbiesi.

La maratona digitale è stata suddivisa in tre aree tematiche (Hospitality, Destinations, Culture) e il team olbiese ha deciso di partecipare in quella più competitiva, ovvero Destinations.

Nelle oltre 10 ore di dirette Facebook, i quattro hanno messo a punto il loro piano di azione, basandosi sui dati ufficiali della Regione Sardegna pubblicati sul sito istituzionale regionale. Fulcro del progetto, il turismo subacqueo: i giovani hanno così ideato una proposta di soluzione turistica concreta.

"Il tratto di grande originalità, sottolineato nella menzione d’onore della Giuria che il progetto ha ricevuto, è stato l’aver individuato una nicchia concreta di potenziale crescita dell’offerta turistica sarda, indipendente dall’emergenza sanitaria, e improntata verso la crescita della destinazione Sardegna. La risorsa naturale su cui si basa la proposta SeaGuru è il Mare, l’asset sicuramente disponibile nell’isola (da qui il gioco di parole nella pronuncia inglese del nome del progetto “SeaGuru” e la parola sarda “siguru”). In un’ottica di una destagionalizzazione ora quanto mai necessaria, l’idea è di differenziare l’offerta turistica relativa al Mare, attraverso le disponibilità logistiche, professionali e infrastrutturali dei centri sub e dei forografi/videomaker, categorie queste ultime anch’esse fortemente colpite dalla crisi (si pensi alla quantità di eventi pubblici, come i convegni, e privati, come i matrimoni, che sono stati annullati in questi mesi)", spiega il team olbiese di SeaGuru.

I quattro hanno presentato un business plan completo di tutti i dettagli e ora si va avanti alla ricerca di investitori.

Cosa fa SeaGuru? Molte cose, tra cui la validazione dei centri sub, l'analisi delle altre professionalità che possono collaborare in sinergia con il settore, l'analisi sul futuro del turismo in chiave Covid (prossimità, esperienze all'aria aperta, fascia medio-alta).

"Nella scalabilità dei piani futuri è incluso sia l’inserimento di altri operatori turistici legati al mare (come i centri di windsurf, di kitesurf, i centri velici ecc.) che di attori legati all’entroterra (percorsi enogastronomici, archeologici, per appassionati hiking, trekking e arrampicata). Le modalità distributive identificate includono un auspicato supporto di canali istituzionali in ottica di destination marketing e aiuto alle imprese, e infrastrutturali come le Società di Gestione aeroportuale degli scali di Olbia, Alghero e Cagliari e le Autorità portuali di Olbia, Porto Torres e Cagliari", spiegano.

Chi sono, però, i membri di questo team? Sono tutti giovani olbiesi con un bel curriculum alla spalle, qualcuno è persino molto noto per le sue opere.

Ornella Ditel, 40enne olbiese, è una vera appassionata del mondo subacqueo, ma è anche un'esperta in comunicazione: laurea in Scienze della Comunicazione conseguita a Bologna, è specializzata in turismo subacqueo ed è una consulente marketing freelance con focus su Travel, Hospitality, Destination Marketing, Crisis & Change Management.

Poi ecco Giulia Ditel, la più giovane: 24 anni, una laurea presa alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, studentessa di Sociologia alla Bicocca, esperta in grafica, web app, produzione video.

Adolfo Maciocco, probabilmente il più noto dei quattro: fotografo professionista eclettico e spumeggiante (nonché estremamente creativo), anni 44 e una sfilza di pubblicazioni internazionali di livello altissimo.

Infine, l'olbiese di adozione: Emiliano Riccardi, bravissimo videomaker di 36 anni, specializzato in riprese con il drone con tanto di collaborazioni prestigiose a livello internazionale.