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Protezione civile regionale: Pigliaru, Spano e Borrelli inaugurano le nuove sale

Protezione civile regionale: Pigliaru, Spano e Borrelli inaugurano le nuove sale
Protezione civile regionale: Pigliaru, Spano e Borrelli inaugurano le nuove sale
Olbia.it

Pubblicato il 29 June 2018 alle 20:07

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Cagliari, 30 giugno 2018 – Una Protezione civile regionale ancora più efficiente grazie a un Sistema regionale all’avanguardia che ha ridisegnato il complesso delle sale operative rendendole più tecnologiche e funzionali. La nuova logistica, entrata in operatività lo scorso febbraio, è stata inaugurata tre giorni fa, a Cagliari, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, dall’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano in occasione della visita in Sardegna del capo del Dipartimento di Protezione civile Angelo Borrelli, alla presenza delle autorità e degli amministratori locali.

Nei locali di via Vittorio Veneto il presidente della Regione ha sottolineato che l’operazione di adeguamento, per una cifra parti a 1.160.000 euro, evidenzia la chiara visione della Giunta in termini di gestione delle emergenze e tutela della cittadinanza. “Oggi segniamo un altro, importante risultato e lo facciamo su un fronte particolarmente sensibile”, ha dichiarato il presidente Pigliaru nel corso dell'inaugurazione.

“L’esperienza portata avanti con il Comitato europeo delle Regioni ci ha coinvolto direttamente sul tema dei cambiamenti climatici, quindi abbiamo particolarmente chiaro il cambio di scenari e la mappa dei rischi”, ha sottolineato, citando l’esperienza alla guida della Commissione ENVE, con cui la Sardegna ha fatto da capofila e rappresentante dei territori d’Europa alle Conferenze mondiali sul Clima promosse dall’ONU. “È necessario che il settore pubblico indirizzi investimenti significativi sulla Protezione Civile in termini di risorse ma anche di idee e competenze, per costruire nel modo giusto.

Questa Regione lo sta facendo e mettiamo tutto il nostro impegno per continuare a farlo”, ha concluso Francesco Pigliaru, ringraziando quanti hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo, “e ogni risultato che otteniamo è ancora più importante perché arriva da una forte cooperazione, da un sistema, una rete tessuta tra centro e territori che, acquisita la tecnologia, dimostra ogni giorno di imparare a farne il miglior uso”.

Il capo del Dipartimento di Protezione civile Angelo Borrelli si è congratulato per gli obiettivi raggiunti e ha dichiarato: "L'inaugurazione di una sala operativa regionale efficiente e moderna è un momento importante non solo per il territorio su cui opererà ma per l'intero sistema di Protezione Civile, che cresce ogni giorno di più con il lavoro e l’impegno di tutte le sue componenti. Grazie a questa sala, da oggi la Sardegna potrà contare su un più attento monitoraggio del territorio, fondamentale per fornire una pronta risposta alle emergenze. Lavoriamo ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini e in giornate come questa raccogliamo i frutti di questo lavoro."

È stata Donatella Spano, assessora delegata alla Protezione civile dal presidente Pigliaru, a illustrare il serrato cronoprogramma che ha permesso alla Sardegna di mettersi al pari delle altre regioni, a partire dal Centro funzionale decentrato, che ha inserito l’isola nella rete della Protezione civile nazionale, e dall’entrata in vigore del Manuale operativo delle allerte sino al nuovo sistema di avvisi meteo e di rischio idrogeologico, al potenziamento della rete di monitoraggio e sorveglianza, alla rete radio digitale, al sofisticato radar inaugurato ad aprile a Monte Rasu e all’applicazione delle novità della recente normativa nazionale.

“Dal 2014 a oggi abbiamo lavorato ininterrottamente per dare alla Sardegna la migliore Protezione civile possibile, rafforzando anno dopo anno la sinergia con le Amministrazioni comunali, i diversi attori territoriali e in generale i cittadini e gli studenti – ha spiegato l’assessora Spano –. Abbiamo implementato il sistema di monitoraggio e sorveglianza della rete idrometrica: le iniziali 9 stazioni sono passate a 24, diventeranno 36 il prossimo mese e saranno 87 nel 2019. E siamo a 154 delle previste 192 stazioni di misura meteorologiche e termo-pluviometriche automatiche. Inoltre non abbiamo dimenticato di stare accanto agli enti locali nelle spese di primo intervento le calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche, incrementando le risorse dai seicentomila euro del 2015 ai 5,5 milioni di euro del 2017. Il nuovo sistema di sale è solo un ulteriore passo per continuare a gestire al meglio le emergenze e salvaguardare le vite delle persone”.

Le sale operative. A presentare il nuovo allestimento delle sale è stato il direttore regionale della Protezione civile, Graziano Nudda. Il sistema comprende la Sala operativa regionale integrata (Sori), il Centro funzionale decentrato (Cfd) con le due componenti Idro e Meteo, la Sala radio del Sistema Regionale e la Sala decisioni. Inoltre, durante la campagna Anticendio boschivo, la Sori è in grado di ospitare la sezione Soup, cioè la Sala operativa unificata permanente che coordina le operazioni di spegnimento con la flotta aerea regionale e nazionale e monitora le squadre d’intervento a terra, garantendo il coordinamento delle strutture operative regionali e statali. Ogni sala ha in dotazione appositi sistemi di visualizzazione, videowall, corredati di relativi sistemi di controllo, software di gestione e di tutti gli accessori essenziali alla corretta messa in servizio dell'intero sistema.

Sala Sori - Fulcro delle comunicazioni e del monitoraggio delle attività di emergenza, la Sori è dotata di un videowall con 8 display ad altissima risoluzione e 18 postazioni destinate ai funzionari delle strutture regionali (Corpo forestale, Forestas, Enas Lavori pubblici e Sanità) e elle componenti e strutture operative nazionali (Vigili del fuoco). La sala opera per supportare le Autorità di protezione civile, ossia i sindaci, il sindaco metropolitano e il presidente della Regione, e per l’azione di coordinamento di enti e strutture operative regionali e del volontariato di Protezione Civile iscritto all’Elenco regionale. È la Sori a monitorare le attività e coordina gli interventi anche dei flussi di comunicazione provenienti dai diversi Coc, i Centri operativi comunali, e i Ccs, i Centri di coordinamento soccorsi, eventualmente attivati.

Sala radio -Accanto alla Sori è stata predisposta la Sala radio, testata in occasione delle allerte di maggio, quando è stata sperimentata anche l'applicazione del nuovo codice di protezione civile. Vertice delle comunicazioni radio regionali la sala, dalle sue quattro postazioni di controllo, permette di mettere in comunicazione diretta punto-punto i diversi apparati, portatili e fissi, oltre che di monitorare i flussi di comunicazione tra operatori sul campo, enti territoriali ed eventuali disposizioni della Sori o del Comitato operativo regionale. Gli operatori del volontariato specializzati nelle comunicazioni radio, coordinati dai tecnici ed esperti della Direzione generale Settore Infrastrutture e Reti, turnano per garantire in vigenza di allerta.

Diciotto le postazioni collegate a un sistema audio di registrazione e videoconferenza anche per la sala che ospita, in caso di crisi o emergenza rilevante il Comitato operativo regionale, le autorità regionali (presidente, assessore delegato, commissari straordinari) e i sindaci interessati dalla situazione di crisi, il prefetto e/o i suoi delegati e i dirigenti, consulenti e funzionari che per loro competenza possono coadiuvare le scelte o le decisioni in funzione dell’emergenza in corso. CFD. Il centro funzionale decentrato è organizzato nel settore Meteo, che ha sede nel Dipartimento Meteoclimatico dell'ARPAS di Sassari, e il settore Idro/effetti a terra, incardinato a Cagliari nella Direzione generale della Protezione civile. Qui la sala è dotata di 9 postazioni e due videowall, uno per il monitoraggio e l’altro per la previsione. Il Cfd fornisce un servizio continuativo (365 giorni l'anno e, se necessario, sull'arco delle 24 ore) di supporto alle decisioni delle autorità competenti per le allerte e per la gestione dell'emergenza e di assolvimento delle necessità operative dei sistemi di protezione civile.

Allagamento ed evacuazione in tre centri abitati del Cagliaritano: questo lo scenario ipotizzato nelle due giornate, del 26 e 27 giugno scorso, dedicate all’esercitazione regionale, conclusa positivamente, per testare in condizioni di massimo realismo possibile, l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza della risposta all’evento emergenziale. È stato simulato l'allagamento di alcuni centri abitati del Cagliaritano dovuto al rilascio d’acqua dalla diga Genna Is Abis a causa del malfunzionamento di una paratia. Nell’esercitazione sono stati attivati la Sori, con le componenti della Direzione del Corpo forestale, dell’agenzia Forestas, di Enas, dei Lavori pubblici dei Vigili del fuoco e delle associazioni di volontariato, il Cfd, con le componenti di Protezione civile, dell’Arpas e dell’Enas, il Centro servizi di Macchiareddu con i mezzi di Protezione civile, il Ccs, cioè il Centro di coordinamento soccorsi della Prefettura, e il Coc (Centro operativo comunale), con i referenti dei Comuni di Assemini, Uta e Villaspeciosa e delle organizzazioni di volontariato. In particolare sono stati misurati gli strumenti a disposizione della Sori, del Ccs e dei Coc per la gestione degli eventi emergenziali. Inoltre sono state messe alla prova le procedure operative al fine di evidenziare eventuali criticità e il coordinamento delle attività di gestione dell’emergenza. Infine la capacità, in termini qualitativi e qualitativi, della risposta operativa e in generale l’intero flusso delle comunicazioni.