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Cronaca

Protesta in carcere: 35enne si getta addosso olio bollente

Protesta in carcere: 35enne si getta addosso olio bollente
Protesta in carcere: 35enne si getta addosso olio bollente
Olbia.it

Pubblicato il 07 July 2020 alle 20:18

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Sassari, 7 luglio 2020 - Un 35 enne detenuto nel carcere di Uta nel cagliaritano ha protestato con conseguente sciopero della fame: come gesto finale si è lanciato dell'olio bollente addosso.

Tutto questo sarebbe successo in seguito alla richiesta respinta dell'uomo di essere trasferito in Emilia Romagna per essere più vicino ai suoi familiari, scatenando così l'ira del 35 enne. Come riportato dall'Unione, l'uomo che non risulterebbe in pericolo di vita ed è stato trasferito nel Reparto "Grandi Ustionati" dell'ospedale di Sassari: nel momento in cui lascerà la struttura verrà condotto al carcere di Bancali di Sassari.

"Il lungo periodo di lockdown dovuto al Covid-19 - sottolinea Maria Grazia Caligaris dell'associazione Socialismo Diritti Riforme che ha denunciato la vicenda - ha messo a dura prova la resistenza di molti detenuti che spesso senza adeguati mezzi, non hanno potuto effettuare i colloqui attraverso skype. Nel caso specifico il giovane extracomunitario ha chiesto ripetutamente di poter andare nella regione dove risiedono i suoi familiari. Un'istanza che non è stata soddisfatta anche perché i trasferimenti extra regione sono gestiti esclusivamente dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (Dap)".

"È evidente che si tratta di una persona particolarmente fragile le cui condizioni di salute in generale e psichiche fanno ritenere che non abbia la capacità di contenere a lungo il disagio. Del resto non sta chiedendo la libertà ma solo di essere assegnato in un Istituto prossimo ai familiari che non vede da due anni. L'auspicio è che il Dap sappia cogliere l'appello disperato di questa persona e provveda al più presto al suo trasferimento. Un atto di umanità - conclude Caligaris - che nulla toglie alla certezza della pena".