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Cronaca

Olbia, processo alluvione. Difesa Giovannelli: "si cerca un capro espiatorio"

Olbia, processo alluvione. Difesa Giovannelli:
Olbia, processo alluvione. Difesa Giovannelli:
Olbia.it

Pubblicato il 15 September 2017 alle 19:18

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Olbia, 15 settembre 2017 - Continua ad andare avanti senza sosta il processo per l'alluvione del 2013 che ha devastato la città di Olbia. Oggi è stato il turno dell'arringa dell'avvocato olbiese Nicola Di Benedetto, difensore dell'ex sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, accusato di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

L'arringa di Di Benedetto ha puntato a distruggere la tesi della procura, indicando quelli che per la difesa sono i punti deboli dell'impianto accusatorio: un'inchiesta frettolosa, la ricerca di un capro espiatorio e le indagini affidate a Gianni Serra che all'epoca era Comandante della Polizia Locale di Olbia - corpo che ha, tra le sue competenze, quelle inerenti alla Protezione civile. Sostanzialmente, l'inchiesta sarebbe stata condotta frettolosamente per le pressioni della popolazione; inoltre secondo la ricostruzione della difesa l'aver fatto indagare l'ex Comandante della Polizia locale olbiese sul mancato allarme alla popolazione rappresenterebbe un fatto grave. Infine, Di Benedetto ha affermato che durante il processo si è assistito a pochi fatti e poco diritto, ma a molta "pancia".

Nelle scorse udienze, hanno preso parola l'accusa con il pm Fiordalisi, le parti civili e la difesa dei dirigenti del Comune di Olbia. Toccherà ovviamente ai giudici stabilire la verità giudiziaria in merito all'alluvione del 2013.