Cagliari. Torna ufficialmente la stagione dell'influenza. L’Istituto Superiore di Sanità ha annunciato che in Italia sono stati identificati due casi di influenza di tipo A/H3, in due bambini nel Nord Italia: a Varese è stato confermato dall'Università di Milano, mentre a Torino è stato individuato in un bambino con quadro di polmonite ricoverato presso l'ospedale Amedeo di Savoia. Anche in Sardegna quindi la Regione si è preparata per tempo ad affrontare l'influenza. Nell'Isola sono in arrivo le prime dosi e dalla prossima settimana partirà la distribuzione nelle strutture sanitarie e ai medici che ne faranno richiesta ai servizi di Igiene pubblica e ai servizi farmaceutici territoriali dell'Ats. La campagna – lo rende noto l'assessore della Sanità, Mario Nieddu – si articolerà in due fasi.
Si parte con i grandi anziani, gli ospiti e il personale delle Rsa, i pazienti a elevata fragilità e gli immunodepressi. Tutte le persone che riceveranno la terza dosa del vaccino anti-Covid, il così detto 'booster', potranno richiedere in contemporanea anche la somministrazione del vaccino antinfluenzale. Si punta così a sfruttare al massimo un'opportunità che in questa fase coinvolge lo stesso target di popolazione per le due vaccinazioni e che consentirà di massimizzare la protezione sulle categorie più a rischio. Nel dettaglio gli aspetti organizzativi e le modalità operative per le vaccinazioni antinfluenzali saranno declinate e rese note dalle stesse aziende sanitarie.
La seconda fase della campagna, con l'arrivo del vaccino antinfluenzale quadrivalente split, partirà a novembre e coinvolgerà la restante popolazione. Complessivamente in Sardegna sono attese 450 mila dosi di vaccino antinfluenzale.
Nel 2020 la Sardegna ha raggiunto la copertura del 61% degli ultrasessantacinquenni, contro il 49% dell'anno precedente, mentre nella popolazione generale la copertura raggiunta è stata del 23% (in linea col dato nazionale), contro il 15% del 2019.