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Cronaca

Post alluvione, il quartiere di Isticcadeddu torna all'attacco

Post alluvione, il quartiere di Isticcadeddu torna all'attacco
Post alluvione, il quartiere di Isticcadeddu torna all'attacco
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 July 2014 alle 17:01

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Olbia, 11 Luglio 2014 - E' un lungo grido di dolore quello che il Comitato di Quartiere di Isticcadeddu ha voluto lanciare con il suo ultimo comunicato stampa. Dopo mesi di silenzio - e di speranzosa attesa - gli abitanti di uno dei quartieri più colpiti dall'allvione hanno deciso di farsi avanti per chiedere le tante cose che mancano al quartiere. "Attualmente le strade sono in condizioni pessime e le buche si sono trasformate in voragini; emblematica ma purtroppo non unica è la situazione in via Marco Polo, dove una corsia è parzialmente chiusa, per il cedimento della sede stradale avvenuto durante l’alluvione: la voragine è stata colmata con detriti dal proprietario del terreno adiacente e non certo ripristinato in maniera ottimale - scrive Antioco Tilocca, presidente del Comitato di Isticcadeddu -; l’altra corsia invece, è un continuo cantiere aperto, in quanto gli autobus di linea ed i mezzi pesanti spaccano in continuazione la vetusta condotta dell’acqua potabile che Abbanoa rattoppa, senza effettuare un intervento definitivo ed efficace, lasciando sempre l’asfalto in condizioni pietose. Anche la società che ha in gestione la rete del gas in città, non ha ripristinato, ormai da anni, il manto stradale e ci chiediamo come mai il nostro quartiere non ha usufruito della convenzione di suddetta società col Comune di Olbia, che ha permesso nelle altre zone la risistemazione della viabilità". Le richieste degli abitanti di Isticcadeddu sono tante e sono tutte accompagnate dalle loro firme per dare ancora più forza al lungo elenco. Isticcadeddu ha bisogno praticamente di tutto: strade, marciapiedi, ripristino della viabilità danneggiata, zone di aggregazione giovanile e non, aeree verdi attrezzate, raccolta delle acque bianche, sistemazione degli argini del rio Siligheddu. Per completezza di informazione, riportiamo integralmente la lunga lettera del Comitato presieduto da Antioco Tilocca.
Il nostro quartiere già prima dell’alluvione dello scorso 18 Novembre presentava una viabilità con diverse criticità , dovute alla scarsa attenzione da parte delle varie Amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune, che hanno privilegiato fare interventi in altre parti della città, tralasciando sistematicamente le periferie come la nostra, accumulando nei nostri confronti, un gap infrastrutturale, ormai insostenibile. Anche l’attuale Amministrazione, che sembrava aver invertito la tendenza, iniziando a colmare la carenza atavica di infrastrutture, quali strade e asfalti ed illuminazione pubblica, si è poi arenata non portando a termine o non agendo nei confronti delle società che svolgevano i lavori, per la posa in opera o la manutenzione di sottoservizi ( acqua potabile, gas e illuminazione pubblica), che in una sorta di gioco dell’oca, ci riportano sempre indietro, rovinando e non ripristinando a regola, quel poco di manto stradale che avevamo. Ovviamente l’alluvione ha drenato risorse ed energie ai nostri Amministratori Pubblici, non lo neghiamo di certo, ma non può essere un alibi, in quanto le incompiute risalgono al periodo precedente e sia l’Assessore ai Lavori Pubblici che quello all’Urbanistica, sono stati più volte informati e sollecitati da questo Comitato di Quartiere. Inoltre la calamità, come è stato da tutti acclarato, ha ulteriormente peggiorato le condizioni della viabilità e di conseguenza della vivibilità di tutta la nostra zona. Attualmente le strade sono in condizioni pessime e le buche si sono trasformate in voragini; emblematica ma purtroppo non unica è la situazione in via Marco Polo, dove una corsia è parzialmente chiusa, per il cedimento della sede stradale avvenuto durante l’alluvione: la voragine è stata colmata con detriti dal proprietario del terreno adiacente e non certo ripristinato in maniera ottimale; l’altra corsia invece, è un continuo cantiere aperto, in quanto gli autobus di linea ed i mezzi pesanti spaccano in continuazione la vetusta condotta dell’acqua potabile che, ABBANOA rattoppa, senza effettuare un intervento definitivo ed efficace, lasciando sempre l’asfalto in condizioni pietose. Anche la società che ha in gestione la rete del gas in città, non ha ripristinato, ormai da anni, il manto stradale e ci chiediamo come mai il nostro quartiere non ha usufruito della convenzione di suddetta società col Comune di Olbia, che ha permesso nelle altre zone la risistemazione della viabilità. Anche nelle strade dove sono stati posizionati i lampioni della pubblica illuminazione, la ditta appaltatrice si è sentita autorizzata a non ripristinare gli scavi fatti, nonostante sia loro che i tecnici dell’assessorato, siano stati più volte sollecitati in merito e ciò è successo, come può essere facilmente constatato, solo nel nostro quartiere: ancora aspettiamo una spiegazione plausibile sul fatto. Questo Comitato ed ovviamente i residenti da esso rappresentati, si chiedono quanto tempo bisogni aspettare per avere, marciapiedi, strade asfaltate, scarico delle acque meteoriche, area verde e completamento dell’illuminazione pubblica, sia nella parte urbanizzata che nella zona piano di risanamento; si fa presente che tutti proprietari delle abitazioni insite nel “Piano di Risanamento di Isticcadeddu” hanno adempiuto a pagare gli oneri di urbanizzazione come da autocertificazioni da loro forniteci. Si coglie l’occasione per riepilogare alcune problematiche che nel tempo sono state concordemente evidenziate dal C.d.Q. Isticcadeddu e dall’Amministrazione Comunale e che delle quali si erano anche previste delle modalità d’intervento: - Strada di collegamento dei quartieri di periferia con l’ospedale nuovo (Asse Mediano interno). - Sistemazione della viabilità, con raccolta delle acque piovane nell’area di accesso alle scuole medie del quartiere in via J. Joyce. - Ripristino del campetto sportivo, adiacente alle scuole suddette, unico punto di socializzazione del quartiere. - Rettificazione e depolverizzazione della tratta della via S. Severino /via J. Watt agli incroci con via Da Verrazzano e via Morgagni. - Sistemazione a norma per il traffico dei veicoli e dei pedoni del ponte sul Rio Seligheddu (prolungamento di corso Vittorio Veneto verso l’altra parte del quartiere di Isticcadeddu e di quello di Pasana). - Sistemazione con asfalto e transenne lungo gli argini, del percorso pedonale interno al quartiere, tra via Cortez e via Gessi, attraverso il ponte pedonale sul Rio Seligheddu (riattivato provvisoriamente dall’Amministrazione nel post-alluvione), unica via di collegamento per raggiungere a piedi, le scuole elementari e medie, dai ragazzi della zona ovest di Isticcadeddu. - Previsione della costruzione di una “Casa Sociale” come punto di aggregazione per i giovani e gli anziani del quartiere, magari usufruendo dello stabile, di cui ora ci sono solo le fondamenta, di proprietà del Comune, ubicato in via Vittorio Veneto angolo Via della Ferula. - Trasferimento del sugherificio presente in quartiere, in Zona Industriale, in quanto è causa di polveri e rumori ed ormai è incompatibile con la vocazione residenziale della zona. Inoltre, i residenti della zona ovest del quartiere, pur avendo già allacci e regolari contratti con la Sarda Reti Gas, attendono da tempo l’erogazione del servizio, che a detta della suddetta società, non può essere garantito per la mancata realizzazione di una centralina di riduzione di pressione, a causa di non meglio specificati intoppi burocratici. Infine vorremmo ricordare che gli argini del Rio Seligheddu sono collassati ed hanno ceduto in più punti e ad ogni pioggia di una certa entità, gli abitanti del quartiere sono assaliti dalla preoccupazione e dalla sconforto che tutti i loro sforzi per tornare alla normalità, siano resi vani e soprattutto, che il pericolo per l’incolumità delle persone sia sempre incombente. Ci siamo rivolti agli Organi d’Informazione, perché purtroppo non abbiamo avuto dagli Assessori competenti, risposte esaurienti in merito alle problematiche sollevate. Ci auguriamo che, visto la incontrovertibilità delle nostre rimostranze ed il fatto che queste non hanno nessun fine diverso dalla semplice rivendicazione, possa riprendere a breve, dopo questo nostro inevitabile sfogo, un proficuo e franco confronto con i nostri Amministratori. Olbia, 11/07/2014 Il Presidente del C.d.Q. Isticcadeddu Antioco Tilocca