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Cronaca

Porto Cervo: approvato il piano raccolta rifiuti del porto turistico

Porto Cervo: approvato il piano raccolta rifiuti del porto turistico
Porto Cervo: approvato il piano raccolta rifiuti del porto turistico
Olbia.it

Pubblicato il 11 November 2018 alle 18:03

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Porto Cervo, 11 novembre 2018- L'Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci informa che è stato siglato per2018 - 2021 il nuovo piano di regolamento di raccolta e gestione dei rifiuti dalle navi e dai residui del carico del Porto Cervo Marina. Piano studiato per soddisfare le esigenze di un porto che conta settecento posti barca da 1 a 6 m di pescaggio, di cui 100 per barche in transito, tutti dotati di allaccio per acqua ed elettricità e numerose boe che consentono l'ormeggio di prua anche senza dare fondo.

Il Porto Cervo Marina è incastonato in una rada riparata da tutti i venti. All'interno di questo sito sono presenti dei cantieri che, aperti tutto l'anno, consentono la riparazione e la gestione di yacht a vela e a motore fino a 45 m di lunghezza; i capannoni coperti possono ospitare per il rimessaggio qualsiasi tipo di natante, a vela o a motore fino a 250 t, mentre nell'ampio piazzale si possono effettuare interventi di riparazione, manutenzione, trasformazione di natanti fino a 45 m di lunghezza.Il Molo Est, detto anche Porto Vecchio, fa parte del villaggio di Porto Cervo, e la Marina Nuova, presso il Villaggio Marina, ed è costituito da una lunga banchina dove attraccano grandi navi da diporto, e da un lungo pontile galleggiante. Il porto, dotato delle più complete e moderne infrastrutture turistiche, è frequentato da una clientela internazionale. I numeri di approdi per il 2017 sono stati sessantaseimiladue per un totale di rifiuti urbani non riciclabili prodotti pari a 295.560 kg, mentre il cartone è stato 2.780 kg , batterie 1.113 kg, emulsioni 900 kg, rifiuti ingombranti 10 kg e il metallo 50 kg.

L’attuazione del nuovo piano smaltimento rifiuti per il porto si prefigge di assicurare il perseguimento dei seguenti obiettivi: a) fornitura di un servizio completo alle imbarcazioni, che preveda tutto il ciclo di gestione dei rifiuti assimilati agli urbani, speciali pericolosi e non di ogni genere e tipo, sia solidi che liquidi: ritiro, sterilizzazione ove necessaria, trasporto, trattamento, recupero o smaltimento, in modo da scoraggiare il ricorso alla discarica in mare; b) organizzazione di un servizio che risponda ai criteri di facilità di accesso, efficienza ed economicità, attraverso l’affidamento, previa procedura ad evidenza pubblica, ad un unico soggetto concessionariodi comprovata esperienza e dotato delle necessarie risorse umane e materiali; c) attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti, in accordo agli obiettivi indicati dal Comune di Arzachena; d) approntamento di adeguati strumenti di controllo per il monitoraggio del rispetto degli standard qualitativi del servizio; e) riduzione della produzione di rifiuti, massimizzazione del recupero di materia, minimizzazione della qualità e quantità del rifiuto destinato allo smaltimento finale e miglioramento delle prestazioni degli impianti esistenti conformemente ai principi del Piano regionale.

Con il nuovo regolamento per lo smaltimento rifiuti, le unità da diporto ormeggiate presso la Marina di Porto di Porto Cervo conferiranno i rifiuti prodotti per il tramite delle strutture di appartenenza, che sono tenute a garantire l’applicazione delle disposizioni contenute nella ordinanza di approvazione del presente piano e nel decreto legislativo n.182/2003.Considerata l’esistenza di un’area attrezzatain capo alla Marina di Porto Cervo, posizionata all’interno del porto, l’organizzazione del servizio in questione, che prevede il ritiro dei rifiuti da tale area attrezzata, dovrà essere in grado di assicurare la raccolta differenziata nonché il recupero e riciclaggio ovvero il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi. L’attività di raccolta dei rifiuti di cui trattasi dovrà avvenire nel rispetto delle normative doganali e fiscali, nonché di ogni altra norma in tema di tutela delle acque, del suolo e dell’ambiente dall’inquinamento in particolare, la ditta incaricata dovrà prestare la massima cura possibile affinché nel corso delle attività di raccolta/ritiro siano evitati spandimenti in banchina e/o inquinamenti degli specchi acquei limitrofi. Per l’erogazione di tale servizio, che comporterà il rilascio di un “buono di prestazione”, è prevista la corresponsione di apposita tariffa.