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Porta a porta: i dati. Olbia balza in pochi mesi al 53,25% di differenziata

Porta a porta: i dati. Olbia balza in pochi mesi al 53,25% di differenziata
Porta a porta: i dati. Olbia balza in pochi mesi al 53,25% di differenziata
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 June 2015 alle 16:30

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Olbia, 11 Giugno 2015 - Altro che flop: la raccolta differenziata porta a porta sta dando grandi risultati nonostante i problemi e le criticità. Parola dell'amministrazione olbiese che, questa mattina, ha reso noti tutti i dati del porta a porta durante una conferenza stampa. In sala giunta erano presenti il sindaco Gianni Giovannelli, l'assessora Giovanna Spano (Ambiente), il consigliere Benedetto Cristo (presidente della Commissione consiliare ambiente) e il dottor Cucciari della De Vizia.

Nel 2014 sono passate al porta a porta le frazioni, nel 2015 è stato il turno del centro urbano. In pochi mesi, Olbia è passata dal misero 23,80% dei cassonetti stradali (le tanto decantate isole ecologiche) al 53,25% del porta a porta. E' da sottolineare che quel 23,80% è composto da due componenti: i rifiuti solidi urbani e gli scarti vegetali. Tolti i secondi, rimane un misero 10/12% di RSU. Alla luce di questi numeri si può affermare che, a dispetto dei rumorosi detrattori, il porta a porta funziona e anche molto bene. Merito degli olbiesi che hanno deciso di rispettare le regole dettate dall'amministrazione e dagli standard nazionali.

"Abbiamo ridotto di 1500 tonnellate al mese il secco residuale che va in discarica - ha detto Giovanna Spano, assessore all'Ambiente -. Questo è il metodo che funziona. Gli studi del settore dicono che con i cassonetti stradali si arriva, nelle realtà virtuose, al 30%. E' con il porta a porta che si arriva a percentuali decisamente maggiori".

Per quanto riguarda le criticità, l'amministrazione è pronta al confronto diretto con i cittadini. "Siamo pronti a dialogare con gli olbiesi, faremo nuovi incontri nei quartieri a breve - ha sottolineato Giovanna Spano -. Il fenomeno delle buste nelle strade è un fenomeno che si esaurirà. Il centro servizi della De Vizia, ogni giorno, serve 50/60 persone al giorno. Nell'ultimo anno ci sono state 2600 utenze tari in più, 1000 delle quali facevano parte del cosiddetto sommerso. L'ecocentro serve, ogni giorno, 100 persone. Penso che Olbia dovrebbe scrollarsi di dosso questo abito di città che non cambia".

Sulle frequenze dei ritiri, sulle quali era intervenuta la minoranza qualche giorno fa, l'assessora Spano ha le idee molto chiare. "Tutte le città che sono partite con tante frequenze stanno arrivando alle nostre frequenze, che sono le frequenze standard italiane - ha detto l'assessora Spano -. Ogni metodo di raccolta pone delle problematiche. Con tante frequenze avremmo i mastelli sempre fuori e i cittadini sarebbero meno stimolati alla differenziazione. Con queste frequenze, la città è più ordinata e la differenziata viene fatta bene".

Riguardo i cumuli estemporanei di rifiuti l'amministrazione è già pronta con i controlli. "Il sommerso è un problema che viene da lontano - ha sottolineato Giovanna Spano -. Penso di essere la persona giusta per affrontare tutto questo, non penso di volere un'altra esperienza elettorale e politica. I quartieri dove si verificano i maggiori abbandoni saranno controllati a dovere".

Anche l'applicazione per smartphone e tablet della De Vizia sta dando i primi risultati: ogni giorno arrivano una quarantina di segnalazioni proprio grazie all'app.

Altra novità riguarda Porto Rotondo: per la frazione gioello olbiese la differenziata porta a porta partirà dal prossimo anno.

E ora un po' di numeri. Rispetto al Maggio 2014, nel Maggio 2015:

- La carta è aumentata di 105 tonnellate;

- il vetro è aumentato di 100 tonnellate;

- la plastica è aumentata di poco meno di 80 tonnellate;

- il secco residuale è diminuito di 1500 tonnellate;

- l'umido è aumentato di 400 tonnellate.