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Cronaca

Poltu Quadu: il rovescio della medaglia

Poltu Quadu: il rovescio della medaglia
Poltu Quadu: il rovescio della medaglia
Olbia.it

Pubblicato il 24 June 2013 alle 19:31

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Come una moneta, sono due le facce del quartiere di Poltu Quadu.

Poltu Quadu, infatti, vive in punti diversi condizioni più o meno felici.

Percorrendo la strada che poi collega la zona all'areoporto Costa Smeralda, si troverà un quartiere di un certo stile: con carreggiate separate dal verde, grandi rotatorie, strade sapientemente asfaltate, un'ottima illuminazione urbana e larghi ed eleganti marciapiedi. Quasi passano inosservate le case popolari che si affacciano sulla via.

E' sufficiente però entrare in via Novara o in Via Modena, per accorgersi che Poltu Quadu ha una bella facciata, curate nei dettagli, che forse funge da specchio per le allodole, ovvero per i nostri turisti appena atterrati in città.

Una sbirciatina all'interno e si scopre tutto un altro luogo.

Le strade sono dissestate, percorse non solo da veicoli dei residenti, ma anche da diverse e importanti linee del trasporto pubblico. Molte di queste strade, solo recentemente (fino a quel momento impresentabili), presentano sparuti rifacimenti del manto...a chiazze, che non risolvono i sobbalzamenti di automobili, moto e bus. Sono molte le strade non asfaltate e molto anche il degrado. Totalmente assente la segnaletica orizzontale in moltissimi punti, specie quelli pericolosi. Molti tratti di marciapiedi sono stati iniziati e mai terminati, da anni. Il verde è pressochè lasciato a se stesso, se non fosse per la presenza di alcuni condominii.

Gli unici punti che potrebbero consolare i residenti e allietare gli occhi, sono la piccola piazza, anche questa però con sanpietrini intervallati da erba alta diversi centimetri; la nuova Scuola Materna, che con tutti quei colori riesce, almeno in un tratto, a infondere speranza per un quartiere più colorato.

Non sono certo motivo di gioia gli enormi parcheggi dati, per gentile concessione, al Centro Commerciale Auchan e neanche quello che potrebbe essere definito il secondo "Palazzaccio", ovvero il vecchio Comune, già istituto alberghiero, decadente, obbrobrioso, un "vero e proprio pugno nell'occhio" come si suol dire, per chiunque voglia apprezzare il water front della zona.

Poltu Quadu rimane una parte della città di Olbia di grande pregio, sebbene il suo potenziale non sia sfruttato. Si valutino il nuovo porto turistico, il teatro all'aperto dell'architetto Michelucci e l'enorme patrimonio che madre natura ha concesso alle sue coste. Oggi relegata al ruolo di periferia, dimenticata, sebbene periferia non sia.

Antonio Savigni