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Cronaca

Piercing e Alberghiero: gli operatori del settore spiegano ai ragazzi l'importanza delle regole

Piercing e Alberghiero: gli operatori del settore spiegano ai ragazzi l'importanza delle regole
Piercing e Alberghiero: gli operatori del settore spiegano ai ragazzi l'importanza delle regole
Angela Galiberti

Pubblicato il 29 September 2015 alle 11:46

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Arzachena, 29 Settembre 2015 - Primo giorno di scuola dopo "il caso nazionale" del piercing per l'Alberghiero di Arzachena. Mattia Carbini, questa mattina, è tornato a scuola e si è presentato senza piercing, rispettando così il regolamento dell'istituto. Questa mattina, però, è stata una mattinata dedicata alla formazione per le terze, le quarte e le quinte classi. I più importanti rappresentanti del mondo del turismo sono infatti intervenuti per spiegare ai ragazzi perché è importante il rispetto di determinate regole all'interno di un istituto professionale che forma le eccellenze del futuro. Ad aprire il dibattito è stato Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna. "Le regole vanno rispettate. Oggi Vi diamo il punto di vista degli alberghi - ha esordito Paolo Manca -. Non è possibile precludersi delle strade per un piercing. È Importante avere un aspetto neutro quando si ha a che fare con la clientela. Si incontrano persone di tutto il mondo, di tutte le sensibilità". Subito dopo è intervenuto Luigi Regaglia, sommelier del Cala di Volpe. "Questa scuola vi forma per lavorare nei 5stelle lusso. Lavoro al Cala di vlVolpe qualcuno di voi ha fatto lo stage da noi, erano persone bellissime e sono sicuro che lo siete anche voi - ha detto Luigi Regaglia -. Il piercing non fa la persona. Indossarne uno non vuol dire essere teppisti o delinquenti, però se si decide di lavorare nel mondo alberghiero non può indossare il piercing e non si possono avere tatuaggi vistosi. In tutti gli alberghi 5 stelle del mondo non si mettono piercing o e non si vedono tatuaggi vistosi. Non sono ammessi per igiene e per immagine. Ragazzi, dovete capire una cosa importante. Non ci si scrive all'alberghiero perché non si ha voglia di fare nulla, ma perché si ha la vocazione per questo settore e perché si vuole essere il volto dell'ospitalità". Anche Adriana Pintus, presidente del del Cota, ha detto la sua. "Sono diplomata qua 30 anni fa. Mi batte il cuore. È un'Emozione forte. La mia Gioventù è stata vissuta pienamente e ed è stata rispettosa delle regole - ha sottolineato Adriana Pintus -. Noi siamo gli ambasciatori dell'eccellenza. Io sono orgogliosa di questa scuola. Qua si devono sfornare eccellenze da esportare e voi dovete dare esempio agli studenti più giovani". I ragazzi hanno chiesto come si fa a lavorare se si hanno dei tatuaggi e i professionisti del settore sono stati molto chiari: basta che siano coperti. Per il resto, servono ottimi voti,caparbietà, passione e la conoscenza di almeno una lingua straniera. Il messaggio lanciato dai professionisti è stato chiaro e limpido: quando si lavora - e la scuola è un posto di lavoro - bisogna avere un aspetto neutro. Al di fuori del lavoro si può fare come si vuole. Che poi è il messaggio che la dirigente Fabiola Martini sta cercando di far capire ai ragazzi da diverse settimane. L'alberghiero prepara al lavoro e come al lavoro bisogna presentarsi.