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Cronaca

Olbia, petardi vietati a metà: sì nelle aree private

Olbia, petardi vietati a metà: sì nelle aree private
Olbia, petardi vietati a metà: sì nelle aree private
Angela Galiberti

Pubblicato il 19 December 2019 alle 14:53

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Olbia, 19 dicembre 2019 - Mentre moltissime città si adeguano a una crescente sensibilità nei confronti dei soggetti deboli e degli animali domestici e selvatici, a Olbia i divieti per i botti - anche per quest'anno - sono a metà.

Stiamo parlando della tanto attesa ordinanza per le festività di fine anno: un documento che disciplina le modalità di festeggiamento che potranno essere tenute l'ultima notte dell'anno, ma anche - se previsto - nei giorni immediatamente precedenti e successivi a tale data.

L'ordinanza, firmata dal sindaco Settimo Nizzi ieri 18 dicembre, si intitola "Proroga orario diffusione musica in occasione del capodanno 2020. Limitazioni su articoli pirici".

Come si evince dall'oggetto del documento, il Comune - anche nel 2019 - decide di limitare e non di vietare totalmente l'utilizzo dei petardi (e assimilabili) sul territorio comunale.

Come? Semplicemente vietando al cittadino di utilizzare le aree pubbliche per questo "divertimento" e disciplinando il loro uso nelle aree private.

Nel dettaglio, l'ordinanza dice questo:

  • A far data dall’adozione della presente ordinanza è fatto divieto a chiunque di utilizzare su areapubblica articoli pirici di qualsivoglia natura (fatto salvo il possesso di autorizzazioni rilasciatedall’Autorità di Pubblica Sicurezza);
  • i fuochi d’artificio, gli articoli pirotecnici teatrali e gli altriarticoli pirotecnici, scoppiettanti, crepitanti, fischianti, ad eccezione dei manufatti ad esclusivoeffetto luce, se conformi alle normative vigenti e se nella disponibilità di soggetti legittimati alpossesso e all’uso degli stessi, potranno essere utilizzati esclusivamente all’interno di areeprivate, e senza recare alcun disagio a persone ed animali.

Ci sono tante persone di buon senso che certamente non arrecheranno disturbo e disagio con i loro articoli pirici e che rispetteranno questa ordinanza.

Purtroppo, però, non tutti riescono ad autoregolarsi senza un divieto esplicito ed è proprio a causa di questa diffusa mancanza di "autoregolamentazione" che si verificano situazioni non piacevoli.

I cosiddetti "botti" arrecano disagio a una moltitudine di soggetti e nessuno di questi circola con un cartello recante l'avvertimento "L'articolo pirico mi crea disagio".

Si pensi alle persone cardiopatiche o anche alle persone autistiche sensibili ai rumori forti, che a ogni scoppio vivono un grande disagio e grande terrore (nonché il rischio di sentirsi male).

Si pensi poi agli animali abbandonati in giardino da soli che scappano e vengono investiti (o mai più ritrovati) o in casa (al sicuro) ma terrorizzati.

Si pensi alla moltitudine di animali selvatici che muoiono perché spaventati dai botti (anche autorizzati).

Per non parlare dell'inquinamento che lasciano i botti in giro per la città: anche se il Comune vieta il loro utilizzo sulla pubblica via non è raro, la mattina del 1° gennaio, trovare i marciapiedi e le strade disseminati dei residui degli articoli pirici che con il vento posso spostarsi e finire in cunetta.

Insomma, il buon senso è cosa buona e giusta, ma senza un paletto chiaro e limpido questo non sembrerebbe essere sufficiente.

Ovviamente, anche le città che - come Sassari e Alghero - che vietano tout court l'utilizzo dei petardi su tutto il territorio comunale, senza distinzione tra aree pubbliche e aree private, demandano molto al buon senso del cittadino.

Nessuna città, infatti, ha un numero sufficiente di agenti della Polizia Locale da sguinzagliare per far rispettare questo divieto.

Di certo, però, un'ordinanza che vieta totalmente l'utilizzo degli articoli pirici su tutto il territorio è un segnale importantissimo.

Significa che l'Amministrazione ha sposato le istanzedella popolazione (sempre più sensibile a determinate tematiche), significa sostenere un cambiamento culturale che è in atto, significa dare uno strumento in più al cittadino a cui viene arrecato disagio.

A tal riguardo, ricordiamo cosa succedeva quando nessuna ordinanza specifica vietava la circolazione dei cani senza guinzaglio: trovare tanti cani liberi in circolazione era la normalità, con tutte le conseguenze del caso.

Da quando è stata emanata questa specifica ordinanza, con un divieto esplicito e molto chiaro, la percentuale di persone che lasciano il cane da solo in giro è diminuita drasticamente.

La maggioranza schiacciante degli olbiesi porta il cane al guinzaglio.

Una percentuale di trasgressori è rimasta, ma oggi il cittadino ha uno strumento chiaro e univoco che lo tutela.

Responsabilizzare il cittadino è possibile, ma qualche volta serve una spintarella in più come un divieto esplicito generalizzato, magari dando anche il buon esempio e rinunciando ai fuochi pirotecnici.

Poiché questo divieto totale al momento non c'è, lanciamo un appello a tutti gli olbiesi affinché non usino petardi la notte di Capodanno: usiamo tutti il buon senso ed evitiamo a persone e animali (non ci sono zone e strade senza anziani, persone sensibili, cani, gatti, uccellini, etc) questo fortissimo disagio.

Lanciamo un appello a tutti i proprietari di animali domestici affinché li tengano al sicuro dentro casa per tutta la durata dei festeggiamenti.

Infine, l'appello al Comune di Olbia affinché possa considerare per l'anno prossimo qualcosa di più incisivo.