Alcuni giorni fa il personale della Guardia Costiera di Olbia, impegnato nell’ordinaria attività di pattugliamento in Area Marina a bordo dell’unità GC B41, ha notato due sub privi della prevista boa di segnalazione che si immergevano nelle acque a Nord-Ovest dell’Isola di Molara che, in base al regolamento dell’Area Marina Protetta, rientra nella zona B, ovvero nella zona di riserva generale. Gli uomini della Guardia Costiera hanno subito provveduto ad intercettarli ritirando loro l’attrezzatura da pesca (2 mute, 2 paia di pinne, 2 fucili subacquei, 2 maschere con boccaglio). Ai due sub, G.F. di 44 annie M.F di 47 anni, dopo l’identificazione, sono stati notificati due verbali amministrativi dell’importo complessivo di 416 euro,di cui uno per la violazione della vigente normativa in materia di pesca in zona vietata (pesca in Zona B) e il secondo per la mancanza di esposizione sull’imbarcazione di appoggio della prescritta segnalazione di sub immerso. Alla sanzione amministrativa è seguito successivamenteil sequestro di tutta l’attrezzatura mentre il pescato non è stato recuperato perchè, conmolta probabilità , abbandonato sul fondo prima di riemergere. Un atto davvero ignobile poichè vanifica l'enorme lavoro del personale dell’area marina protetta al finedi consentirealle specie ittiche di ripopolare le acque del Golfo di Olbia, a beneficio dell’ambiente, del turismo e dell’economia locale che trae sostentamento dall’attività di pesca. Tra Luglio e Agosto 2011 la Guardia Costiera ha effettuato oltre 550 controlli a unità di diporto e da pesca, nell'ambito dell'operazione "Mare sicuro 2011".
