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Cronaca

Sardegna, parificato il bilancio 2016: debito pubblico fortemente ridotto

Sardegna, parificato il bilancio 2016: debito pubblico fortemente ridotto
Sardegna, parificato il bilancio 2016: debito pubblico fortemente ridotto
Olbia.it

Pubblicato il 20 April 2018 alle 20:11

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Olbia, 22 aprile 2018 - "Siamo molto soddisfatti, è stato un anno complicato perché la sentenza della Corte Costituzionale ci ha obbligati a rivedere alcune impostazioni del Bilancio, anche se puramente formali. Ma è stato anche un anno in cui abbiamo ottenuto risultati importanti, soprattutto in termini di risanamento dei conti con una forte riduzione del debito, certezza delle entrate, tempi più rapidi nei pagamenti, forte riduzione dell'abbandono scolastico, impegno sulle politiche sociali come nessun altra regione italiana, certificazione di tutti i fondi europei della programmazione 2007-2013. Continueremo su questa strada, per garantire solidità e trasparenza dei conti a tutela delle casse della Regione e di tutti i cittadini". L'ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo la parifica del Bilancio 2016 della Regione da parte della Corte dei Conti.

Secondo l'assessore del Bilancio Raffaele Paci uno dei risultati più importanti raggiunti nel rendiconto 2016 è stato sicuramente la forte riduzione del debito attraverso l'abbattimento di residui passivi e perenzioni. Proprio la riduzione del debito pubblico è stata indicataiericome priorità assoluta per le pubbliche amministrazioni italiane da parte del Fondo monetario internazionale.

"Sull'indebitamento complessivo della Regione abbiamo ottenuto risultati senza precedenti", dice Paci. "I residui passivi, ovvero le somme da pagare, sono passati da 5 miliardi del 2013 a 3,2 miliardi del 2016; i residui attivi, cioè le somme da incassare, da 4 a 3,7 miliardi. Questo significa che invece di avere un debito occulto di 1 miliardo come nel 2013, la Regione nel 2016 ha registrato un attivo di 500 milioni. Le perenzioni sono calate da 2,3 a 1,3 miliardi. La percentuale fra impegni di spesa e stanziamenti è migliorata passando all'82,1% del 2016 dal 76,7% del 2015. I tempi di pagamento sono molto migliorati e sono inferiori rispetto alla media nazionale. Sono numeri che parlano chiaro – ha sottolineato Paci -, frutto di un duro e non facile impegno quotidiano, cheoggila Corte ha riconosciuto con la parifica".

La chiusura del Bilancio 2016 è stato poi reso particolarmente complicato dalle norme del bilancio armonizzato, di non facile lettura, sia nella interpretazione che nella applicazione, e dalle indubbie difficoltà ad affrontare i cambiamenti organizzativi che dall'armonizzato derivano. Va infatti ricordato che, sebbene lo Stato pretenda dalle amministrazioni regionali il bilancio armonizzato, per se stesso non l'ha ancora applicato, continuando a rinviarlo. "La Sardegna sul bilancio armonizzato non ha fatto sperimentazione, ci siamo trovati di fronte a norme nuove e complesse, spesso farraginose, e da questo sono dipesi i ritardi, che però stiamo recuperando pienamente", spiega Paci.

"La Regione ha speso e rendicontato tutte le risorse della programmazione 2007-2013. E lo ha fatto esattamente nei tempi previsti dalla normativa europea – ha spiegato Paci -, senza neanche un giorno di ritardo: la normativa prevedeva che si potesse rendicontare fino amarzo2017, e noi abbiamo rendicontato tutti i fondi nei tempi previsti. Per quanto riguarda il ciclo 2014-2020, di fatto si è partiti nel 2016, perché prima è necessario definire tutte le non semplici procedure gestionali. Stiamo accelerando sulla spesa dei fondi, siamo in linea con le altre regioni e contiamo di centrare tutti gli obiettivi previsti".

"Abbiamo certezza delle entrate, che sono aumentate, e abbiamo ottenuto regole chiare con la chiusura delle norme di attuazione", ricorda Paci. "La Corte nella sua relazione sollecita giustamente la capacità della Regione di ottenere tutte le risorse che ci spettano. E questo è un impegno quotidiano, dei miei uffici e mio personale, grazie anche alla chiusura da parte di questa Giunta della Vertenza Entrate, con le norme di attuazione, dopo oltre dieci anni di attesa. Continueremo a governare la Regione con il massimo dell'impegno: per questo apprezziamo le sollecitazioni che arrivano dalla Corte dei Conti, e sono sicuro che continueremo a ottenere risultati importanti per la Sardegna".