Olbia - Il pellegrinaggio mariano di Papa Francesco a Cagliari non ha portato in piazza solo cagliaritani, ma anche tantissimi sardi e pellegrini di ogni parte d'Italia. All'appello non sono mancati nemmeno gli olbiesi, partiti prima dell'alba con pullman e treni alla volta del capoluogo di provincia. Tra i tanti olbiesi vi erano il sindaco Gianni Giovannelli, il vescovo Sebastiano Sanguinetti e la nostra Antonella Sedda, la quale ha deciso di scrivere un resoconto della storica giornata. Anche la
Città di Olbia ha preso parte ieri al tanto atteso incontro con papa Francesco. Sin dalle prime ore del mattino
centinaia di pellegrini, in autobus e in treno, hanno raggiunto il Santuario della Madonna di Bonaria dove hanno assistito ai discorsi del Pontefice incentrati in particolare sul tema del
lavoro, quello che dà dignità all'uomo, quello per cui non si deve perdere la speranza nonostante le preoccupazioni per una crisi economica che appare senza via d'uscita.
Il Santo Padre, nel suo discorso, ha invitato i presenti ad andare avanti con perseveranza senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà.Premuroso e attento soprattutto nei confronti degli
ultimi, papa Francesco ha incontrato
gli ammalati di Sla, i carcerati, i poveri e per tutti loro ha avuto un gesto d'affetto e parole di speranza. La parola chiave della giornata è stata, appunto, "
speranza", la quale è spesso risuonatadurante la celebrazione della santa messae nel successivo incontro, svoltosi nel pomeriggio, con i giovani cattolici sardi, che - tra canti e danze - lo hanno accolto con un boato di urla festanti, striscioni e lo sventolìo delle bandiere realizzate proprio per questa occasione. Questo pellegrinaggio ha fatto vivere un'esperienza unica a tutta la Sardegna che rimarrà nel cuore di tutti coloro che lo hanno vissuto in prima persona. La visita di papa Francesco può dare la carica per superare le difficoltà, perchè la fede può essere la grande risorsa di tutti i credenti. Olbia vuole ringraziare Papa Francesco per questa giornatae augurargli che possa continuare a lungo la sua missione e "guidare" il mondo cattolico.
Antonella Sedda