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Cronaca

Paolo Isoni, da Porto Rotondo alla Mostra del Cinema di Venezia: la moda sarda fa boom

Paolo Isoni, da Porto Rotondo alla Mostra del Cinema di Venezia: la moda sarda fa boom
Paolo Isoni, da Porto Rotondo alla Mostra del Cinema di Venezia: la moda sarda fa boom
Laura Scarpellini

Pubblicato il 11 September 2020 alle 02:11

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Olbia, 13 settembre 2020 - La tradizione sartoriale sarda affonda le sue radici nella cure dei dettagli, nella ricercata texture dei tessuti e trae grande ispirazione dagli infiniti colori che questa meravigliosa terra può generare.

L'estro creativo dello stilista Paolo Isoni sta conquistandosi sempre più spazio nel panorama della moda italiana.La forte personalità, il piglio sardo e lo sguardo vivace sono solo alcune delle caratteristiche che rendono unico il creativo stilista, apprezzato dalle donne più affascinanti che gravitano a Porto Rotondo e non solo.

"Sono sardo, di Monti. Sono legatissimo al mio paese, alle mie radici. Lì ci sono i miei genitori. Purtroppo non ci sono più ma sono sepolti lì. Anche se li sento sempre vicini. Monti è un piccolo paese ma con grandi risorse e persone che si danno un gran da fare. Ogni tanto qualcuno mi dice: "sei di Porto Rotondo ormai". Io invece ci tengo molto alle mie radici", così esordisce al nostro incontro Paolo Isoni. "A Porto Rotondo ci lavoro e sono molto legato a questo luogo incantato, un piccolo presepe dove le luci si accendono sempre troppo tardi e si spengono troppo presto. Purtroppo quest'anno la stagione è sempre troppo breve e troppe attività rimangono aperte pochissimo. Si dovrebbe sfruttare maggiormente questa risorsa e cercare di far vivere di più la stagione turistica".

La sua boutique a Porto Rotondo è inondata di luce conferendo agli abiti in esposizione un allure particolare, quasi a risaltarne le linee sobrie e pulite. "La passione per le cose belle credo si erediti, si può coltivare ma non imparare. Mio padre era una persona creativa, intuitiva, viaggiava molto, all’epoca era una rarità, negli anni Settanta per un ragazzo di Monti - ci racconta lasciando andare la mente ai racconti d'infanzia -. Mia madre era una donna elegante, e il suo guardaroba dismesso diventava la mia
collezione. Tagliuzzavo, coloravo, e il dopo scuola era una sfilata di moda dove le modelle erano le mie compagne di classe. C’era la mia vicina di casa e la sua mansarda piena di stoffe era per me un luogo incantato. Capii sin da allora che la passione aveva bisogno di sacrificio e disciplina".

Il modello a cui Paolo Isoni si è ispirato al suo esordio è inequivocabilmente sinonimo di eleganza e fascino: "Sicuramente Valentino, il piu’ grande, la sua visione della Donna era quella che sentivo essere piu’ vicina alla mia.
Ysl con i suoi colori, mixati in modo geniale".

Il percorso professionale dello stilista di Monti di certo non è sempre stato facile: "Gli ostacoli sono staccionate da saltare, muri su cui ci si scontra, ma su tutto prevale la passione, il sacrificio e la perseveranza. Sono un capricorno testardo, capace di lavorare venti ore al giorno per un obbiettivo. Un risultato si ottiene con la somma di più fattori".

La crisi del settore e la minaccia di una terribile pandemia, hanno provato negli ultimi tempi il mondo della moda. In tutti i settori coinvolti dalla moda e a qualsiasi livello, la battuta d'arresto dei consumi si è fatta sentire. In Sardegna poi di problemi legati alla produzione artigianale ve ne sono da tempo: "La Sardegna ha antiche tradizioni, ricami meravigliosi, artigianato unico, poco sviluppato secondo me perché manca una filiera produttiva importante. Ho provato nel 2011 quando è nato il mio brand a produrre in Sardegna ma non ho trovato laboratori che lavorassero per altri come accade a Milano e a Roma. Sono passati anni e il desiderio di produrre nella mia terra non mi mai abbandonato. Da due anni produco qui,
ho il mio laboratorio che si occupa della mia collezione e anche di altri stilisti. Il laboratorio è un luogo creativo che lavora per la collezione Paolo Isoni e non solo. So quanto sia difficile agli inizi con i laboratori che ti chiedono 30 capi per colore e per taglie. Richieste impossibili in fase di start up. Perciò mi piace contribuire ai sogni anche di altri che intraprendono un cammino che io ho iniziato prima".

Intraprendere una strada professionale nel campo della moda in questo momento richiede un atto di coraggio imprenditoriale, e idee chiare: "Difficile dispensare consigli, non sono abbastanza vecchio e tanto meno saggio. Credo però che la creatività sia una visione unica e diversa per tutti, esattamente come il modo di esprimerla. Auguro ad ognuno di essere se stesso, nella sua creatività che cosi sarà unica".

La pandemia e lo stallo economico conseguente ha gettato scompiglio e indotto a tante riflessioni nel mondo delle sfilate e dell'alta moda soprattutto. "E’ un momento storico delicato, all’inizio della pandemia a parte Armani tutti hanno continuato a sfilare. Ora si stanno studiando format diversi. Personalmente credo che servisse al mondo in generale fermarsi, sedersi e riflettere su dove e come vogliamo vivere anche la moda. I grandi brand - prosegue Isoni -, hanno spinto tutti ad un consumismo esagerato, creando collezioni a ritmi quasi ossessivi,
favorendo gli utili alla creatività. Una collezione ha bisogno di 6 mesi per vedere la luce. Eravamo arrivati a pre collezioni, capsule ormai create a ritmi mensili. Serviva uno stop! Credo che ci sarà chi ripartirà con gli stessi ritmi e chi coglierà in tutto questo dramma nuovi spunti per
riappropriarsi dei tempi giusti. La vera moda non è un processo numerico ma un momento creativo. Si compra un’idea, un'emozione non un vestito. Oggi nessuno compra un abito per coprirsi. Compri un capo
che ti trasmette un emozione. Dobbiamo imparare di nuovo ad emozionarci, perché abbiamo capito che il mondo si può fermare e poco o nulla dipende da noi".

Ma com’è la donna Isoni, come veste? "La donna Isoni è una donna libera, che non ha bisogno di un etichetta per esistere, ma e’l’etichetta che esiste per lei. I miei abiti nascono per assecondare il corpo, per riflettere l’immagine che lei ha di sé perché le mie donne non vivono su una passerella. Le mie muse sono donne forti che non antepongono mai nulla davanti alla loro personalità, non rinunciano alla carriera, ai figli alla loro cultura".

A sorpresa sono apparse sulle pagine delle riviste di moda, scatti che ritraggono l'attrice Lunetta Savino sul red carpet della 77esima Mostra del Cinema di Venezia, mentre indossa un elegante completo Isoni, che con le sue linee sartoriali e la sua semplicità, fa la differenza. Commenti entusiasti da parte degli addetti ai lavori che hanno notato nella mise dell'attrice quella freschezza e eleganza che dona risalto a chi la indossa, senza prevaricare.

Inevitabile la domanda sulle prossime tendenze di stagione per lo stilista Isoni: "Il cargigan, blu e pannna, eterna copertina di Linus, un capo per tutte le stagioni". Un must quindi da avere nel guardaroba, assolutamente.

Un' ultima domanda prima di lasciare lo stilista sardo ai sui mille impegni in vista di una nuova stagione sorge spontanea: sogno nel cassetto, chi vorresti che indossasse un tuo abito? "Il cassetto era piccolo, ho un armadio di sogni per donne meravigliose che ho incontrato e incontrerò".

Un delizioso incontro quello avuto con Paolo Isoni in cui creatività, delicatezza, eleganza e passione si fondono rivelando la sua essenza vera fatta di tradizione, profumi e colori della sua terra che ama: la Sardegna.