Padru e la teleferica: come toccare il cielo con un dito

Padru, 03 Giugno 2015 - La carrucola corre veloce e stride contro il cavo, l'aria diventa tutto ad un tratto freschissima e le voci si disperdono con un eco per la valle. In quel momento, quando ci si ritrova sospesi a mezz'aria, si ha quasi l'illusione di volare e di toccare il cielo con un dito. Questa, però, non è un'illusione: è la teleferica di Padru, l'unica presente in tutta la Sardegna. 100 metri in linea d'aria, 60 di altezza. Un panorama mozzafiato con guglie di granito, strapiombi, vegetazione rigogliosa e una cascata d'acqua che finisce in un laghetto. La zona è quella di Sa Pedra Bianca e quesa è la valle del Lerno: un territorio ricchissimo di aziende agrituristiche, di casette, di stazzi, dove il turismo si fa senza urla e lustrini.

L'Associazione Canyon In Gallura sta mappando scientificamente tutto il territorio gallurese in cerca di antichi sentieri, fonti, fiumi, canyon e pareti in cui arrampicarsi. La teleferica di Padru, sospesa tra due "cattedrali gotiche naturali" in granito, è uno dei tanti frutti di questa mappatura. Ieri la teleferica è entrata ufficialmente in funzione con un evento ad hoc dedicato ad appassionati e non. "E' andato tutto molto bene - ha raccontato visibilmente soddisfatto a fine giornata Eugenio Degortes, presidente dell'associazione -. Sono venute molte persone, tante delle quali alla prima esperienza. Il prossimo evento lo faremo in autunno. La teleferica non è una cosa si prova da soli e non in qualsiasi periodo dell'anno. Noi comunque, come associazione, continuiamo ad allenarci al Castello di Pedres".

La sicurezza è la prima regola fondamentale quando si affronta la natura e, in particolare, una teleferica. E non poteva essere altrimenti: Eugenio Degortes nella vita di tutti i giorni è un vigile del fuoco esperto e la sicurezza è il suo pane quotidiano. Alla guglia di partenza tutto è studiato per mettere a proprio agio i coraggiosi che decidono di lanciarsi; all'arrivo, invece, è sistemata una rete di protezione, mentre i coraggiosi che si lanciano sono accolti dai membri dell'associazione che aiutano ogni temerario a ritornare "coi piedi per terra" in tutta tranquillità.

Il percorso per arrivare alla teleferica non è impegnativo: è sufficiente avere delle scarpe da trekking. Si cammina prima in un sentiero che attraversa alcuni terreni privati, poi ci si immerge nella macchia mediterranea tra cisto, asfodelo, ginepro, erica, olivastri, rampicanti. Infine, ecco le rocce: ci si arrampica agevolmente e si arriva in cima. Anche se il percorso è semplice, non è consigliabile andarci da soli: meglio affidarsi a professionisti appassionati come quelli di Canyon In Gallura che forniscono, su rischiesta, anche le attrezzature.

La risposta del "pubblico" a questa esperienza è stata più che positiva: tantissimi i neofiti alla prima esperienza che si sono lanciati, anche più di una volta. Un bella soddisfazione per Degortes e compagni, i quali puntano moltissimo sul trekking e sulle discipline alplinistiche per far conoscere una Sardegna diversa.

"E' stata una bellissima esperienza, non avevo mai provato nulla di simile - ha raccontato uno dei tanti corraggiosi, Massimo di Padru -. Non avevo mai fatto trekking. Penso che queste iniziative siano molto utili anche a fini turistici. Qua abbiamo una mentalità a volte un po' chiusa, ma avere una struttura come questa può aprire la mentalità".

Le parole di Massimo sono state ripetute quasi alla stessa maniera da tutti coloro che hanno provato l'emozione del lancio dalla teleferica: neofiti e abituè.

L'appuntamento con la teleferica di Padru si ripeterà in autunno. Intanto, per chi vuole approfondire il trekking e le discipline alpinistiche, può contattare l'associazione Canyon In Gallura e recarsi al Castello di Pedres per gli allentamenti.