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Ordinanza Solinas, da Olbia parte allarme: dove sono disabili e attività socio-sanitarie?

Ordinanza Solinas, da Olbia parte allarme: dove sono disabili e attività socio-sanitarie?
Ordinanza Solinas, da Olbia parte allarme: dove sono disabili e attività socio-sanitarie?
Olbia.it

Pubblicato il 03 May 2020 alle 17:53

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Olbia, 03 aprile 2020 - Nell'ordinanza Fase 2 del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas c'è di tutto: la pesca, le seconde case, i negozi, l'asporto, persino le funzioni religiose. Mancano del tutto, però, le persone con disabilità e in particolare le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o convenzione.

A lanciare l'allarme è l'associazione olbiese SensibilMente, che lamenta proprio questa assenza nell'ordinanza sarda, mentre nel Dpcm del 26 aprile si fa proprio cenno a questo importantissimo settore demandando alle Regioni l'adozione di piani territoriali ad hoc per la loro riattivazione: vitale per la vita di migliaia di famiglie.

"Attendevamo la pubblicazione dell'ordinanza regionale per capire in che modo le attività delle e per le persone con disabilità, sarebbero potute riprendere. Ebbene, l'ordinanza regionale n 20 del 2 maggio ci fornisce una serie di indicazioni più o meno dettagliate sugli ambiti più disparati, dalla riapertura dei negozi e dei parrucchieri ed estetisti financo alla cura di cavalli, alla toelettatura di animali d'affezione e sulla tosatura ovini. Nessun riferimento, né accenno né minima indicazione ai servizi per la disabilità: centri diurni, centri riabilitativi, attività socio e psicoeducative, tirocini di inclusione lavorativa (Includis), attività ambulatoriali di supporto alle persone con disabilità psichica, supporti psicoeducativi di supporto alla DAD e molti altri sono gli ambiti in cui è necessario avere indicazioni. In questi due mesi le famiglie di persone con disabilità, con autismo e altre disabilità intellettive, sono state l'unico supporto a se stesse", scrive a chiare lettere SensibilMente.

"Molte hanno scelto di non ricevere operatori al proprio domicilio per questioni di sicurezza, altre hanno utilizzato il supporto degli operatori e assistenti con tempi ridotti e per lo stretto necessario", continua la presidente Veroni Asara.

"I bambini e i ragazzi con autismo hanno subito i contraccolpi di questo isolamento; regressioni, perdita di abilità generali, problemi comportamentali talvolta gravi, perdita di contatto con la scuola ed i compagni con la relativa perdita di abilità sociali. Obiettivi raggiunti in anni di lavoro, per alcuni si sono dissolti in due mesi di isolamento. Alcuni recupereranno, altri no. Perciò è di fondamentale importanza avere indicazioni chiare, da parte della Regione, su come riprendere le attività in sicurezza", prosegue la presidente Asara.

"È fondamentale e urgente. Dobbiamo ancora attendere pronunciamenti specifici da parte dell'Assessore o Assessorato competente? Il 4 maggio è domani e le nostre restano urgenze che difficilmente possiamo ritenere seconde a quelle elencate nell'ordinanza regionale di ieri", conclude.