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Cronaca

Maxi operazione anti droga: anche Olbia al centro dell'indagine

Maxi operazione anti droga: anche Olbia al centro dell'indagine
Maxi operazione anti droga: anche Olbia al centro dell'indagine
Olbia.it

Pubblicato il 11 October 2018 alle 12:14

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Olbia, 11 ottobre 2018 - C'è anche la Città di Olbia conil suo hinterland al centro dell'operazione che questa mattina ha visto coinvolta la Guardia di Finanza di Sassari in una operazione che si è svolta su scala nazionale.

"Dalle prime ore dell’alba, militari del comando provinciale della guardia di finanza di Sassari e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata stanno eseguendo una misura cautelare personale emessa dal tribunale cagliaritano nei confronti di quattro soggetti, appartenenti a un’organizzazione criminale campana dedita al narcotraffico tra Cmpania e Sardegna - si legge nella nota stampa ufficiale -. Coordinati dalla locale direzione distrettuale antimafia, nella persona del dott. Guido Pani, i Finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Sassari, affiancati dal supporto logistico dello Scico, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e servizi dinamici sul territorio, hanno scoperto l’operatività, nella provincia di Sassari, di una pericolosa gang che lucrava ingenti profitti dal traffico di stupefacenti".

Le indagini dei Baschi verdi sono state originate da alcuni controlli fatti sul territorio: nel dettaglio, gli investigatori hanno approfondito la "conoscenza" di alcuni soggetti trasferitisi nel Nord Sardegna dalla penisola.

"In tale contesto, il nucleo Pef di Sassari ha setacciato i contatti dei referenti campani – soggetti contigui alla famiglia scafatese degli “Albano”, attinti dal provvedimento cautelare – riuscendo ad individuare una ramificazione di soggetti – con base ad Alghero e collegamenti ad Olbia e Nuoro – che ha introdotto partite di cocaina dalla Campania, per il successivo smistamento sulle piazze di spaccio sarde", continua la Finanza.

Secondo gli investigatori, "Referenti dell’organizzazione erano due napoletani (classe 77 e 82) che, con l’ausilio di corregionali trasportatori, gestivano traffici di droga tra la penisola e la Sardegna sfruttando quella che ritenevano una “entrata sicura” nell’isola ovvero l’utilizzo degli autoarticolati transitanti sulle vie del mare".

Al fine di ostacolare i controlli da parte delle forze di Polizia, avrebbero ideato una consolidata procedura per il rifornimento/introduzione della sostanza, consistente "nell’organizzazione di viaggi verso la Sardegna mediante l’utilizzo di carichi di copertura quali piante e fiori, merci che si prestano facilmente all’occultamento. Il narcotico introdotto era, quindi, destinato a “grossisti” di origine napoletana – all’epoca dei fatti residenti nel comune catalano e di Macomer – che provvedevano, poi, a rifornire i pusher di stanza in Sardegna".

Secondo quanto riferito dalla Finanza, "L’associazione malavitosa poteva contare su una nutrita schiera di collaboratori cui sono stati notificati sempre in data odierna specifici decreti di perquisizione emessi dall’a.g. e che ha visto per l’esecuzione l’impiego di un centinaio di finanzieri in ambito nazionale".

"Nel corso delle indagini, invece, sono state documentate 3 importazioni di cocaina per circa 6 kg mentre sono state arrestate in flagranza di reato nove persone oltre al sequestro di tre autoveicoli, una pistola mod. 92 e 54.000 euro in contanti. L’operazione – eseguita nelle province di Sassari, Cagliari, Nuoro, Roma, Massa Carrara, Viterbo, Pescara, Napoli e Salerno – è tuttora in corso in piena sinergia con il servizio centrale e i comandi provinciali interessati", conclude la Finanza.