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Gosos pro Santu Pontzianu- Poesia in Limba

Gosos pro Santu Pontzianu- Poesia in Limba
Gosos pro Santu Pontzianu- Poesia in Limba
Vanna Sanciu

Pubblicato il 13 August 2017 alle 20:00

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Olbia, 13 Agosto 2017 Sos Gosos La tradizione di pregare cantando è profondamente radicata in Sardegna ed esistono diversi tipi di canti popolari religiosi, “Sos Gosos” sono tra i più noti. Nel verbo castigliano “gozar” godere) si intravede l’origine del termine “Gosos” (“Goigs”, Gozi e Goccius) che indica dei componimenti religiosi poetici in lingua sarda, con schemi metrici ben definiti (ottava, sestina, quintilla), che dal popolo devoto vengono cantati in lode del Signore, della Madonna e dei santi e, talvolta, per invocarne l’aiuto e la protezione in caso di necessità, sia spirituale che temporale. Tutti i componimenti dei “gosos”, ad eccezione della quintilla, seguono lo stesso sviluppo, riguardo alla forma. Una quartina apre e chiude la composizione. Seguono le strofe in numero mai fisso, alternate con gli ultimi due versi della quartina d’apertura come ritornello. Il termine più antico per indicare queste composizioni è “laudes” e “laudas”( latinismo dal verbo “laudare”: lodare). I ”Gosos pro Santu Pontzianu”, sono dedicati alla figura del martire Papa Ponziano, un santo molto amato dagli olbiesi. Nella suggestiva isola di Molara si trovano i resti di una chiesetta che porta il nome del martire. Dal 2010, nell'ambito del "Progetto pastorale per la città di Olbia", voluto dal vescovo Sebastiano Sanguinetti, la nuova parrocchia di Poltu Cuadu è stata intitolata a San Ponziano. A tutti gli amanti di questo genere poetico, ai devoti di San Ponziano, in particolare ai parrocchiani della chiesa di San Ponziano di Poltu Cuadu e di Loiri-Porto San Paolo, alla cui consorteria appartiene la chiesa di Molara, sono dedicati i "Gosos pro Santu Pontzianu". Gosos pro Santu Pontzianu Pro s’eternu incoronadu in cadrea de onore siazis nostru avocadu Pontzianu intertzessore. Antigu e nòbbile ramu de rica romana zente, e in su tronu s’aclamu a bois Paba balente pro sa fide cumbatente cun ispada de amore. Siazis nostru… Cun imperadore ‘onu sa creja azis mezoradu, contra bois s’impuntzonu, de eresia ingurpadu ca riforma at negadu Ippòlitu acusadore. Siazis nostru... Ordinada cun pregone persighida ‘e cristianu, difesu azis religione, de Vangèlu bardianu, gherradu azis su paganu Massiminu imperadore. Siazis nostru… Solu chimbe tristos annos in s’alta sede romana, passados in sos afannos pro sa fide cristiana ca ligadu ant sa campana laudende su Segnore. Siazis nostru... Dolorosa sa rinùntzia ma Altissimu s’intentu, azis fatu sa denùntzia, reparende malu ‘entu, Bois divinu istrumentu de su Deus Salvadore. Siazis nostru... In Sardigna che isciau, ant iscritu in sa sentèntzia, bos ant presu cun cannau a crudele penitèntzia, de umanidade assèntzia pro fidele difensore. Siazis nostru... Suportadu azis sa rughe cun Ippòlitu cumpanzu dae su chelu sa lughe, redentzione in ‘alanzu Cristu in coro galu istranzu Perdonat su pecadore. Siazis nostru... Sa carena massacrada dae bàrbaru lunzinu e pro donzi fustigada perdonu pro s’aguzinu insinzende su caminu de s’Eternu Redentore. Siazis nostru... Ne pedra e ne fuete est faladu dae chelu, pro parare s’istillete, armadu cun santu zelu invocades cun anelu su Divinu Amparadore. Siazis nostru... In gloriosu martìriu coronados cun su lizu e solenne fit s’inghìriu dae s’altu su cussizu de cuntentare disizu, dignos de su Sant'onore. Siazis nostru... Su sàmbene est gloriosu, in terra mischina sorte, in chelu sezis diciosu setzid'in Tzeleste Corte binchida est como sa morte de vida eterna iscritore! Siazis nostru... Donade gràtzia a totu chi non siat persighida fide dae s’indevotu rispetu pro donzi vida mai mama addolorida pro su tempus benidore. Pro s’eternu incoronadu in cadrea de onore siazis nostru avocadu Pontzianu intertzessore. © Vanna Sanciu Terranoa, sa prima die de Austu de su duamiz’e deghesete [caption id="attachment_83475" align="alignnone" width="756"] Isola di Molara. I ruderi della chiesa intitolata a Papa Ponziano martire.[/caption] Traduzione

Lodi per San Ponziano martire

Incoronato per l’eternità nel trono dei grandi, sii il nostro protettore Ponziano intercessore. Discendi da un ramo antico e nobile di una potente famiglia romana. Ti hanno acclamato come un Papa coraggioso, combattente per la fede con la spada dell’amore. Sii il nostro protettore… Con il buon imperatore hai migliorato la Chiesa, ma c’è stato un complotto e sei stato accusato di eresia, poiché Ippolito, il tuo accusatore, ha rinnegato le tue riforme. Sii il nostro protettore... Ordinata con un editto la persecuzione dei cristiani, tu hai difeso la religione, guardiano del Vangelo, hai lottato contro il pagano, l’imperatore Massimino. Sii il nostro protettore... Soltanto pochi anni tristi nell’Alta Sede romana, trascorsi nell’afflizione per difendere la fede cristiana, i pagani avevano “legato la campana” che lodava il Signore. Sii il nostro protettore… La rinuncia fu dolorosa, ma lo scopo era nobilissimo, lo hai dichiarato pubblicamente per riparare il danno subito dalla Chiesa. Tu, Strumento Divino di Dio Salvatore. Sii il nostro protettore... In Sardegna come schiavo, hanno scritto nella sentenza, vi hanno legato con una corda alla crudele penitenza, privi di umanità per Te, difensore della fede. Sii il nostro protettore... Hai sopportato la Croce in compagnia di Ippolito, dal Cielo una luce ha redento il tuo nemico, Cristo, nuovamente nel suo cuore. ha perdonato il peccatore. Sii il nostro protettore... Il corpo massacrato dal barbaro crudele, per ogni bastonata il perdono per il tuo carnefice indicandogli la strada dell’Eterno Redentore. Sii il nostro protettore... Dal cielo non ti hanno inviato pietre e nemmeno fruste per difenderti dai pugnali, acceso di santo zelo hai invocato con ardore il Divino Protettore. Sii il nostro protettore... Nel glorioso martirio coronati con il giglio, fu solenne la processione, dall’alto arrivò il consiglio, di appagare il vostro desiderio, poiché degni di tanto onore. Sii il nostro protettore... Il sangue è glorioso, in questa terra misera sorte, in Cielo sei beato nella Celeste Corte, ora la morte è sconfitta, sei l’autore di vita eterna! Sii il nostro protettore... Dona a tutti la grazia, fa’ che la fede non sia perseguitata dai non credenti, che ci sia rispetto per la vita e non ci siano più madri addolorate per queste atrocità. Incoronato per l’eternità nel trono dei grandi, sii il nostro protettore Ponziano intercessore. [caption id="attachment_83476" align="alignnone" width="1000"] Olbia, Via Monza. Chiesa di San Ponziano.[/caption] Brevi note biografiche su Papa Ponziano Le cronache ci informano che durante il suo pontificato, iniziato nel 230, nella chiesa romana si aprì uno scisma, una divisione interna, provocata da Ippolito, sacerdote coltissimo, conoscitore delle scritture. Ippolito è considerato il primo antipapa, cioè Papa separato e contrapposto a quello legittimo per elezione e per osservanza di culto. Dopo l’imperatore Alessandro Severo (222-235), tollerante con i cristiani, salì al potere Massimino il Trace (235-238), che diversamente dal predecessore si volse contro di essi, mirando a colpire i capi delle cristianesimo e condannando il papa Ponziano e l’antipapa Ippolito, ad metalla, cioè ai lavori forzati facendoli deportare in Sardegna. Il 28 settembre 235 Ponziano abdicò, cioè volontariamente rinunciò al pontificato, a favore di Papa Antero. Ponziano rinunciando al pontificato commosse l’antipapa Ippolito che dichiarò disciolta la sua chiesa illegittima e invitò i seguaci a rientrare nella vera chiesa. Ponziano e Ippolito morirono sull'isola nel 235 (o 236) a causa dei terribili maltrattamenti e per questo vengono venerati come martiri. La tradizione vuole che Ponziano sia stato bastonato a morte. Alcuni anni più tardi, finita la persecuzione, papa S. Fabiano (236-250, 20 gen.), secondo successore di Ponziano, fece trasportare i resti dei due martiri a Roma e questo atto conferma la tradizione che prima della sua morte Ippolito si sia in qualche modo riconciliato con il pontefice, ripristinando l'unità della Chiesa Romana. Anche un’altra fonte, la Depositio martyrum, accosta Ponziano e Ippolito, dando la notizia della loro sepoltura avvenuta a Roma nello stesso giorno, il 13 agosto, data in cui ricorre la memoria dei martiri. Ponziano fu sepolto nel cimitero cosiddetto di Callisto, sulla via Appia, Ippolito nel cimitero sulla via Tiburtina. Anche a Carbonia nel 1938 fu inaugurata una chiesa intitolata a San Ponziano, divenuto compatrono della città insieme a Santa Barbara.

Bibliografia essenziale

Sos Gosos: Giovanni Dore, “Gosos e Ternuras”, Istituto Superiore Regionale Etnografico, Nuoro 1983. Andrea Deplano, “Rimas”, Artigianarte editrice 1997, Cagliari.

San Ponziano:

Marco Agostino Amucano http://www.academia.edu/1970549/M._A._AMUCANO_A_proposito_della_tradizione_olbiese_sul_luogo_di_esilio_di_papa_Ponziano_in_L_Africa_romana_XVI_Rabat_2004_Roma_2006_pp._1237-1246 Le notizie tratte dal Liber Pontificalis, dal Catalogo Liberiano e dalla Depositio martyrum, sono state trovate in rete, in una ricerca pubblicata da Eugenio Russomanno, autore de " I grandi papi" Edizioni Segno, 2013. Alban Butler, Il primo grande dizionario dei santi secondo il calendario, Edizioni Piemme, 2003 .