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Cronaca

Olbia: volantinaggio anti-abortista "abusivo" in Ospedale

Olbia: volantinaggio anti-abortista
Olbia: volantinaggio anti-abortista
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 January 2020 alle 15:18

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Olbia, 14 gennaio 2020 - "Norlevo, ellaone, ru-486: pillole di Erode, un genocidio legalizzato", "pesticidi umani", "aborto fai-da-te" e molto altro ancora: sono questi i testi di alcuni volantini anti-abortisti ritrovati oggi all'interno del Giovanni Paolo II. Volantini dal contenuto fortemente colpevolizzante e decisamente fuori luogo in un nosocomio che - con forza e determinazione - rispetta la 194 in tutti i suoi aspetti: non solo diritto all'aborto in sicurezza ed empatia, ma anche diritto di scelta per la madre che decide di tenere il bambino, diritto al parto di anonimato e collaborazione fattiva con le associazioni Pro-Vita del territorio. Il volantinaggio è avvenuto questa mattina e a notarlo è stata una nostra lettrice che si trovava in ospedale per accompagnare un'amica. La cittadina olbiese ha prima notato un volontario all'esterno dell'ospedale (dove il volantinaggio è possibile poiché è area pubblica), ma poi ha anche trovato all'interno - all'ingresso delle sale endoscopiche - alcuni volantini che erano stati lasciati nei luoghi in cui le persone attendono una visita o un famigliare. Dalla Assl Olbia fanno sapere che l'azienda rispetta Legge 194/78, che tutela il diritto della donna quando questa decide di non portare a termine una gravidanza, prevede che l’IVG sia consentita nei primi 90 giorni di gestazione (cioè dal primo giorno dell'ultima mestruazione), ad eccezione di particolari condizioni psico-fisiche; la legge prevede inoltre che debbano passare non meno di 7 giorni dalla compilazione del certificato all’esecuzione dell’intervento. La Assl di Olbia è sensibile al calvario e al travaglio psicologico che deve affrontare una donna che decide di interrompere una gravidanza. Ogni donna che si affaccia in questo percorso viene accompagnata e rispettata in ogni sua fase e in ogni sua scelta. Con il parto in anonimato, ad esempio, viene offerta la possibilità alla donne di partorire nelle strutture ospedaliere e affidare il bambino ai Pediatri, per poi, se nel frattempo la donna non cambia idea, darlo in affidamento. Inoltre, dalla Assl precisano che tale volantinaggio non era autorizzato. Il materiale è stato immediatamente rimosso.