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Olbia, visite specialistiche ferme da 3 mesi: il caso in Consiglio comunale

Olbia, visite specialistiche ferme da 3 mesi: il caso in Consiglio comunale
Olbia, visite specialistiche ferme da 3 mesi: il caso in Consiglio comunale
Olbia.it

Pubblicato il 02 June 2020 alle 16:57

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Olbia, 02 giugno 2020 - Visite specialistiche ferme da tre mesi, da quando l'emergenza Covid-19 ha fermato l'Italia: il caso, che coinvolge la città di Olbia e il suo ospedale Giovanni Paolo II, approda in Consiglio comunale con una mozione.

"Sono ormai migliaia le persone in Gallura che hanno necessità ed urgenza di effettuare visite specialistiche presso gli ambulatori Assl di Olbia - si legge nel documento -. In mancanza di diagnosi le predette migliaia di persone rischiano un serio peggioramento delle proprie condizioni di salute. Molte persone operate in ortopedia in questi ultimi tre mesi, sono stati lasciate senza cure fisioterapiche, creando grave nocumento delle proprie condizioni di salute e in qualche caso anche con rischi di invalidità permanente".

La situazione è, nei fatti, problematica: ci sono tantissimi olbiesi (e non solo) che aspettano di poter fare finalmente delle visite importanti.

La minoranza ha deciso di portare la questione in aula poiché si tratta di un tema fondamentale, ma anche perché il sindaco è l'autorità sanitaria del territorio.

La Gallura, benché ancora la Regione si ostini a presentare i dati della Provincia di Sassari non scorporati, non ha quasi più contagiati al suo interno, per cui non si comprende perché le attività del Giovanni Paolo II dedicate agli esterni, ovvero le visite specialistiche, siano ancora ferme.

Con questa mozione, l'opposizione chiede al sindaco Nizzi di dar conto della situazione e di muoversi dal punto di vista politico affinché le attività ambulatoriali specialistiche, insieme al CUP, possa riprendere.

La mozione è formata da Rino Piccinnu, Patrizia Desole, Antonio Loriga, Ivana Russu, Amedeo Bacciu, Massimo Satta, Davide Bacciu, Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio.