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Cronaca

Olbia, vincolo idrogeologico: ecco la nuova cartina

Olbia, vincolo idrogeologico: ecco la nuova cartina
Olbia, vincolo idrogeologico: ecco la nuova cartina
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 February 2014 alle 17:43

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cartina-alluvione Olbia, 14 Febbraio 2014 - Un misunderstanding tra istituzioni: così si potrebbe definire ciò che è successo tra il Comune di Olbia e l'Autorità di Bacino della Regione Sardegna. Questa mattina il sindaco Gianni Giovannelli, insieme a diversi suoi assessori (Carlo Careddu, Marco Vargiu, Davide Bacciu, Vincenzo Cachia), al presidente della Commissione comunale all'Urbanistica (Giorgio Spano) e al Presidente del Consiglio comunale (Vanni Sanna), ha spiegato come mai l'Autorità di Bacino ha approvato una cartografia del Comune di Olbia un po' troppo piena di "blu" (cioè di aree "bagnate"). Le dichiarazioni del sindaco Giovannelli. Due giorni fa, la minoranza azzurra del Comune di Olbia ha fatto una conferenza stampa inerente a delle cartine che l'Autorità di Bacino ha approvato lo scorso 31 Gennaio. Cartine che, a causa dell'area "bagnata" estremamente ampia, bloccavano la città per almeno 3 anni con un vincolo di rischio idrogeologico Hi4. "Mi hanno dato fastidio i toni di quella conferenza stampa. - ha dichiarato il sindaco di Olbia - Vorrei fare una considerazione. La città deve cambiare. A causa dell'alluvione è stata innalzata l'asticella dell'attenzione. Così abbiamo utilizzato tutte le forze comunali per creare un approccio condiviso. Tutto è nato durante la mappatura degli interventi. Abbiamo fatto delle elaborazioni grafiche. Dovevamo fotografare le zone interessate dagli allagamenti e su queste zone ci deve essere un vincolo temporaneo di inedificabilità che consenta le verifiche delle dinamiche dell'evento per adeguare, poi, la mappa del Pai e i relativi cincoli. In questa fase, l'amministrazione deve essere rigorosa". La richiesta dell'Autorità di Bacino e la Mappa degli interventi. A raccontare come sono andate le cose è stato l'assessore all'Urbanistica, Carlo Careddu. "Il 3 Dicembre 2013 l'Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, organo tecnico dell'Autorità di Bacino. NdR) chiede al Comune di Olbia i dati sugli effetti dell'alluvione con la loro perimetrazione. - ha raccontato Carlo Careddu - Il 6 Dicembre 2013, i nostri tecnici mandano alla Regione la cartina presente nel Centro Operativo Comunale, nella quale erano presenti tutti gli interventi fatti. Non c'è stata nessuan interlocuzione politica". Il Comune di Olbia, dunque, manda all'Autorità di Bacino una cartina in cui è stata delimitata l'area dove sono stati effettuati tutti gli interventi dovuti all'alluvione. Nel frattempo, le cose vanno avanti e il 21 Gennaio, a Cagliari, l'Adis chiede al Comune altre cose. "Il 21 Gennaio, a Cagliari, l'Adis ci chiede di calcolare le norme di salvaguardia, - ha detto Carlo Careddu - di perimetrare le aree colpite e di apporre dei vincoli. Il 22 Gennaio 2014, la Giunta con la delibera numero 19 ha dato incarico all'ingegner Azzena di proporre gli indirizzi di Variante al Pai. Mentre Azzena sviluppava la proposta, il 31 Gennaio viene approvata quella delibera". Insomma, mentre l'Autorità di Bacino - attraverso il suo Comitato Istituzionale, che è un organo politico - si accingeva ad approvare quelle cartine, il Comune di Olbia stava lavorando per delimitare in maniera quasi scientifica tutte le aree alluvionate della città. Una perimetrazione preceduta da interviste e sopralluoghi che indica l'area esatta in cui apporre il vincolo di inedificabilità in attesa della Variante al Pai - un passaggio, questo, obbligatorio dopo ogni alluvione. Ieri pomeriggio, la Commissione consiliare all'Urbanistica - presieduta da Giorgio Spano - si è riunita ed ha approvato la nuova cartina (in foto). Con questa cartografia, vengono delimitati 525 ettari olbiesi a rischio per quanto riguarda l'area urbana. Nell'agro, ci si è limitati a considerare il Piano di Stralcio per le Fasce fluviali e il Regio Decreto del 1904. Il problema è che questa cartina corretta non è in quella delibera approvata il 31 Gennaio scorso. Che si fa? Sempre questa mattina, il Comune ha spedito una lettera all'Autorità di Bacino nella quale si chiede di non tenere conto della prima cartina, di approvare invece la seconda cartografia corretta e di avere il tempo necessario per effettuare uno studio approfondito sul rischio idrogeologico in modo da dare alla città dei vincoli reali. Per quanto riguarda l'edilizia e in vincoli di inedificabilità in attesa della Variante al Pai, si procede in questo modo. Per il Piano Casa, la domanda si può comunque presentare: questa verrà sospesa in attesa della Variante e dei suoi vincoli reali. Se dopo lo studio approfondito, l'area non è a rischio si potrà procedere col piano casa; se l'area invece risulterà a rischio non si procederà con quella istanza. Per tutte le altre licenze, in caso vi sia la dichiarazione di Inizio Lavori, questa non si può bloccare. Tutto il resto andrà in autotutela.