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Cronaca

Olbia, via Pinturicchio: Signora Vittoria e il lago di nafta

Olbia, via Pinturicchio: Signora Vittoria e il lago di nafta
Olbia, via Pinturicchio: Signora Vittoria e il lago di nafta
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 November 2013 alle 17:30

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OlbiaC'è una zona, ad Olbia, di cui nessuno parla: eppure anch'essa è stata devastata dall'onda di piena del 18 Novembre. E' la zona di via Pinturicchio, quella che – in linea d'aria – si trova alle spalle di via Barcellona e piazza Nassirya. Via Pinturicchio è una via di notabili: c'è la sede della Cisl (devastata dall'acqua) e ci abitano due politici (Giorgio Spano e Francesco Sanciu) e il presidente di un'associazione (Gino Piro). Come tutti, anche loro – chi più, chi meno – ha subito danni. Ma c'è chi, nel silenzio più assoluto, sta lentamente ricomponendo i pezzi della sua vita con la consapevolezza di non avere sulla testa riflettori puntati. E' Signora Vittoria: anche lei abita in via Pinturicchio e anche la sua è una bellissima casa. E' grande, spaziosa, vissuta: è la casa di una grande famiglia, dove l'amore e la tenerezza scorrono a fiumi. Signora Vittoria, prima dell'alluvione, era una donna tutta d'un pezzo: in una vita intera è sopravvissuta a un figlio morto, alla scomparsa del marito e a tante altre cose. Ma la violazione della sua casa, l'aver nuotato per cercare un riparo, il vedere tutte le sue cose distrutte, sta mettendo a dura prova la sua essenza. “Guardi, guardi qui – dice Signora Vittoria, mentre ci accoglie nell'atrio della sua casa – non ho più niente, non ho nemmeno gli occhi per piangere. Non so come farò a superare tutto questo. Mio figlio ha perso tutto il suo lavoro. Il suo laboratorio è distrutto. Abbiamo perso 4 macchine. E la nostra casa è stata spazzata via”. I ricordi di una vita sono tutti bagnati dall'acqua e dal fango. Per pura fortuna, l'acqua in casa non ha raggiunto il livello che, invece, ha raggiunto nel giardino: qualcosa, Signora Vittoria, può salvare. Le foto, tanto care alla sua famiglia, potranno essere asciugate. Ma il mobilio è tutto da mandare al macere. E c'è di più. Il suo bel giardino è diventato un lago di nafta. L'acqua ha sommerso le auto personali e da lavoro, svuotando così i serbatoi. A 2 giorni dall'alluvione, la nafta è ancora lì, in mezzo al giardino. Nessuno la vuole venire a togliere. “Adesso fanno tutti gli ecologisti – dice un parente che sta aiutando Signora Vittoria a sistemare casa – e nessuno la vuole aspirare. Per assurdo dovrà assorbirla il terreno”.