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Olbia, via Nanni strada pedonale? Ecco la soluzione anti-caos

Olbia, via Nanni strada pedonale? Ecco la soluzione anti-caos
Olbia, via Nanni strada pedonale? Ecco la soluzione anti-caos
Olbia.it

Pubblicato il 11 April 2019 alle 10:31

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Olbia, 11 aprile 2019 - Mancano quattro giorni all'inaugurazione della prima strada scolastica della Sardegna e una delle poche in Italia: via Nanni, negli orari di ingresso e uscita degli studenti, sarà chiusa al traffico.

L'idea dell'amministrazione Nizzi ha scatenato un acceso dibattito sui social e gli olbiesi si sono divisi quasi a metà tra favorevoli e contrari.

Ora, ecco la proposta del Partito Democratico avanzata dai segretari di circolo e dell’Unione cittadina, ovveroIvana Russu, Graziano Asara e Gianluca Corda.

"Nel tentativo di mettere in sicurezza l’ingresso e l’uscita dalle scuole di Via Nanni degli studenti e delle famiglie, del personale docente e non docente l’amministrazione comunale di Olbia vuole trasformarla in “Strada Scolastica”, chiudendola temporaneamente al traffico", si legge nella nota stampa.

Il Pd non disconosce l'obiettivo che il Comune vuole perseguire, ma propone un'idea alternativa che potrebbe essere meno impattante per le persone coinvolte.

"L’amministrazione ha considerato la possibilità di un'area di parcheggio nei pressi della scuola raggiungibile velocemente e in sicurezza? Crediamo di no", continua la nota del Pd.

Secondo i democratici, potrebbe essere una soluzione valida la realizzazione di "un’area di sosta dedicata retrostante gli istituti scolastici".

L'area è stata individuata alla fine del rettilineo di Via Balaguer (direzione via Dei Lidi).

Altra idea è quella di "rendere fruibili i parcheggi dell’area Ex Provincia nelle fasce orarie di entrata e uscita delle scuole".

"La proposta dell’amministrazione non risolve, anzi amplifica, il problema della viabilità complessiva tra via G. D’Annunzio e l’uscita dalle sopraelevate nonché dei residenti del quartiere che rischiano di essere sequestrati tra la chiusura di Via Nanni e la ZTL, in un orario nel quale loro stessi devono muoversi per recarsi a lavoro o accompagnare i loro figli a scuola, con il rischio di congestionare il traffico ulteriormente nelle poche vie a disposizione", afferma il Partito democratico cittadino.

"Resta, inoltre, aperto il problema dell’assenza di parcheggi liberi, in particolare per il personale della scuola, tra cui molte persone che provengono da fuori città e si troveranno costrette a pagare mensilmente importanti somme per sostare durante tutta la giornata durante il loro lavoro".

Secondo il Pd, le problematiche inerenti alle scuole ubicate in zone trafficate e senza aree di sosta "richiede un approfondimento ulteriore e generale sulla programmazione futura dell’edilizia scolastica in città".

"A questo proposito il partito democratico è preoccupato per la scelta di proseguire nell’ampliamento di pochi edifici scolastici cittadini, alcuni proprio nelle aree di maggiore traffico, con il conseguente risultato di scuole numericamente molto grandi e di difficile gestione, anziché la auspicata decisione di programmare nei diversi quartieri della città costruzioni di nuovi edifici", sottolinea il Partito democratico olbiese.

Distribuire le scuole in tutti i quartieri porterebbe enormi vantaggi, sia per quel che riguarda il traffico sia per quanto riguarda la gestione famigliare (le scuole sarebbero tutte più vicine).

"Inoltre, si potrebbe finalmente avviare in città un riordino dell’istruzione del primo ciclo attraverso la creazione di istituti comprensivi, previsti dalle linee guida regionali, per i quali ormai dall’alluvione del 2013, il Comune di Olbia ottiene una deroga, ormai non giustificabile, mantenendo una articolazione in circoli didattici e scuole medie, oramai ampiamente superata", continua il comunicato stampa.

Il punto cruciale è, chiaramente, la programmazione che non è altro che la visione articolata e futura della città dal punto di vista urbanistico "che oggi sembra mancare totalmente a chi amministra".

Il Pd chiarisce di essere disponibile a collaborare in questa direzione, per il bene della città.