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Cronaca

Olbia, via Bellini: accordo raggiunto, arrivano i contatori

Olbia, via Bellini: accordo raggiunto, arrivano i contatori
Olbia, via Bellini: accordo raggiunto, arrivano i contatori
Angela Galiberti

Pubblicato il 15 July 2013 alle 17:26

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Olbia - Forse ci vorrà ancora qualche tempo per risolvere materialmente il problema, ma intanto le 20 famiglie delle case Area di via Bellini hanno ottenuto un risultato importante: l'arrivo dei contatori dell'acqua. Questo risultato è frutto, ovviamente, di un compromesso che - però - va incontro alle esigenze degli inquilini delle palazzine popolari olbiesi. La riunione risolutiva si è svolta questa mattina nella sala giunta del Municipio di Olbia. Mediatore della situazione, il Sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. Insieme a lui i rappresentanti di Area, Abbanoa e delle palazzine di via Bellini. L'incontro è iniziato alle 10 ed è finito poco prima delle 12. In sostanza, Area si impegnerà a mettere 4 contatori per l'acqua, uno per ogni colonna delle palazzine. Ogni colonna conta 5 appartamenti. Di conseguenza, sarà molto semplice gestire il consumo dell'acqua. Con i contatori così divisi, le famiglie attiveranno un contratto "collettivo" con Abbanoa. Per quanto riguarda il debito, ogni famiglia dovrà concordare il piano di rientro con Abbanoa. L'ente gestore unico delle acque, questa mattina, ha reso nota la nuova cifra del debito che, in questi anni, è salita sino a sfiorare i 30mila euro. In un primo momento, Abbanoa ha chiesto di dividere il debito per le 20 famigle in modo uguale, ma i rappresentanti di via Bellini si sono rifiutati. La situazione debitoria è, infatti, diversa caso per caso perchè molte famiglie han sempre pagato, altre non hanno mai pagato nulla. A conti fatti, per i residenti di via Bellini questa è una vittoria. Una vittoria contro la burocrazia, contro il non-senso, contro la lentezza dei grandi apparati regionali. Queste famiglie olbiesi hanno impiegato 3 anni a far capire che l'origine del problema non era la loro volontà di "non pagare", ma l'assenza di un contatore a norma di legge che avrebbe dovuto essere già lì, alla consegna delle case avvenuta nel 2005.