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Olbia, Unitre: ecco un viaggio nell'archeologia sotterranea olbiese

Olbia, Unitre: ecco un viaggio nell'archeologia sotterranea olbiese
Olbia, Unitre: ecco un viaggio nell'archeologia sotterranea olbiese
Laura Scarpellini

Pubblicato il 30 January 2019 alle 14:18

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Aggiornamento del 04 febbraio:Per motivi organizzativi la conferenza Unitre presso il museo archeologico in programma per il giorno 7 febbraio, è rimandata a venerdì 8 febbraio, ore 17.30 sempre al museo.

Olbia, 30 gennaio 2019 -Il prossimo incontro con l'archeologia è fissato per il prossimo 7 febbraio a Olbia.Il Museo archeologico cittadino infatti ospiterà un incontro con due archeologi che ci illustreranno gli ultimi ritrovamenti effettuati sul territorio gallurese con tutto il lavoro di ricerca e di studio che è stato compiuto per raggiungere questi affascinanti risultati.

Francesco Carrera eRubens D'Oriano sono i responsabili della sede operativa di Olbia della Soprintendenza dei Beni culturali, pertanto conoscono molto bene il territorio.La sede di Olbia è attiva dal 1978 ed è stata istituita con Decreto Ministeriale del 1982, per garantire la tutela del patrimonio archeologico della città e del territorio della Gallura in modo attento ed incisivo. La cittadina dell'alta Gallurarisulta essere una delle più importanti città di età storica della Sardegna, in quanto principale porto tirrenico dell’Isola. Frequentata dapprima dai Fenici (dalla seconda metà dell'VIII secolo a.C.) e dai Greci (dal 630 al 500 a.C.), è stata poi una florida colonia cartaginese, fino allo scadere del IV secolo a.C., ed infine in potere di Roma dal 238 a.C.

La sovrapposizione dell'architettura della città moderna nel corso del tempo su quella antica, impone di certo un controllo di tutti gli interventi che vanno a proporsi nel centro della odierna area urbana. Si rendono quindi sempre frequenti scavi archeologici d’urgenza al fine di monitorare costantemente il patrimonio giacente nel sottosuolo. Ecco che non mancano ritrovamenti di straordinaria rilevanza, come quello che ha portato nel 1999-2001 al recupero di 24 porzioni di relitti romani e medievali.

Questo di certo sarà solamente il punto di partenza per questo interessantissimo incontro culturale cittadino da non perdere, che ci darà da pensare ogni qual volta calpesteremo il territorio della nostra città pensando a cosa è celato sotto i nostri piedi. Non a caso, si parlerà anche della domus situata sotto l'ex Scolastico.